CENSURATO SU YOU TUBE IL VIDEO DELLA PROTESTA DI GREENPEACE AL GRAN PREMIO
DEL BELGIO DOPO LE PROTESTE DEI VERTICI DELLA F1
ora visibile all'indirizzo https://vimeo.com/73219553
Roma, 27/08/13 - Il video pubblicato da Greenpeace su youtube che mostra i
due striscioni ad apertura telecomandata comparsi durante la cerimonia di
premiazione del Gran Premio di F1 Spa del Belgio e’ stato rimosso a seguito
delle lamentele dei vertici della F1. Il video ha attratto quasi 250 mila visite
nelle prime 36 ore di pubblicazione.
Greenpeace aveva pubblicato il video domenica scorsa a seguito della
protesta sul circuito di F1 Spa in Belgio rivolta alla Shell, principale sponsor
del Gran Premio, per i suoi piani di trivellazione petrolifera
dell’Artico.
L’azione ha visto alcuni attivisti sorvolare il circuito con il parapendio
e due grandi striscioni, uno dei quali sulla tribuna principale di fronte l'area
VIP. La protesta e’ culminata in un momento divertente durante la cerimonia
finale quando due striscioni con la scritta “Savethearctic.org”, controllati da
remoto, si sono aperti sul podio durante l’inno tedesco e sono stati poi rimossi
in fretta dagli uomini della sicurezza.
“Bernie Ecclestone e Shell sapranno anche riempire di persone un circuito
di F1 ma chiaramente non hanno idea di come funzionano i social media. Centinaia
di persone hanno scoperto i piani di Shell nell'Artico e la rimozione di questo
video non fara’ altro che incoraggiare migliaia di persone a ridere ancora di
piu’ dell’azienda”, ha dichiarato Ben Ayliffe, campaigner di Greenpeace
International.
“Shell spende milioni di euro in pubblicita’ per distrarre il pubblico dai
suoi piani di trivellazione dell’Artico. Ma una cosa che non puo’ controllare
sono i social media e il tentativo di rimuovere questo video dimostra come le
aziende temano di essere ridicolizzate davanti al pubblico”.
Il video e’ stato ripubblicato da Greenpeace Italia all'indirizzo https://vimeo.com/73219553. Greenpeace sta
incoraggiando il pubblico a caricare il video ovunque su internet.
Il programma artico di Shell continua a riempirsi di una serie di gaffe.
Dopo che una piattaforma petrolifera si è arenata e una si è incendiata, Shell
aveva deciso di sospendere i suoi programmi di trivellazione in Alaska. Malgrado
cio’ ha deciso di concludere una joint venture con l’azienda Gazprom per
trivellare nella Russia Artica dove le norme di sicurezza sono pressoche’
inesistenti e gli incidenti sono frequenti.
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