venerdì 30 agosto 2013

Comunicato Adp (31 luglio 2013)

Roma, città a misura d’auto;
simbolo della mobilità veicolare privata: 1.022 veicoli x 1.000 abitanti;
da anni, patentata “anormale” per “emergenza da traffico e da mobilità”;
10.000.000 di metri di strade a disposizione dei veicoli privati;
imbrigliato dal traffico privato, il TPL non dà certezze ed ha bassa mobilità;
circa il 15% degli abitanti non esce di casa perchè “è meglio non muoversi”;
l’inquinamento dell’aria è super, così come super è il costo sociale annuo (superiore a 2.000 milioni di euro).
In questa Roma, tra poche ore, verrà liberato dal traffico veicolare privato il piccolo pezzo di via dei Fori Imperiali; circa 300 metri di strada; quello con il cantiere per la metro C.

Per la propaganda è la “pedonalizzazione”.

Perchè non hanno “pedonalizzato” tutta via dei Fori Imperiali? (cioè, anche quei rimanenti 700 metri ?)
Perchè Roma deve restare a misura d’auto, deve conservare tutto quello sopra rappresentato.
E l’Associazione Diritti dei Pedoni – ADP sbatte in prima pagina il “CAMBIAMO TUTTO: RIPRISTINIAMO LA LEGALITÀ sull'area riservata alle fermate dei mezzi pubblici liberandola dalla occupazione illegale effettuata dai mezzi privati.”

Oltre 40 m. per circa 8.000 fermate è lo spazio che va sottratto alla illegalità.

Oltre 8.000 fermate vanno ridisegnate secondo le norme (vedi All.) e consegnate al TPL per ridare rispetto, dignità, sicurezza e civiltà alle Persone che lo usano e alla Città di Roma Capitale.

È l’inizio del cammino sulla strada della “Città a misura della Persona”, della costruzione della cultura della legalità e della sicurezza stradale per educare a quella “convivenza civile” scomparsa con la violenza e la illegalità consumata sulla strada, vitale bene comune.

L’ADP ha già inviato al Sindaco di Roma, al Comandante della PLM di Roma, al Prefetto di Roma la e mail con la proposta di iniziare a ripristinare la legalità dettata dalle norme in vigore. (testo in calce)

Noi vogliamo vivere tutti insieme sulla strada, uguali e liberi, nello “spazio condiviso”; spazio liberato dal degrado, dalla barbaria e dalla violenza dell’attuale illegalità diffusa e tollerata.

Vogliamo poter far capire a quel 15% di nostri concittadini che oggi ha paura: “Vieni nella strada, la mobilità è vita: è meglio muoversi”

Invitiamo le Persone a riattivare i geni della coerenza e dell’onestà (ed addormentare quello dell’avarizia) che sono nel nostro DNA per sentirsi utili, sereni e felici.

(Il resto, è noia.)


Vito De Russis


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.