SCUOLA 1. SCRIVERE A MANO, IN CORSIVO FA BENE ALLA MENTE E AL LINGUAGGIO. I RISULTATI DI UN ESPERIMENTO
I BAMBINI E LA SCRITTURA L'esperimento Nulla dies sine linea di Benedetto Vertecchi, Franco Angeli Editore. I risultati di un esperimento ideato e coordinato dal pedagogista Benedetto Vertecchi che ha coinvolto circa 400 bambini di 3a, 4a e 5a elementare di due scuole romane. Per 4 mesi, un quarto d'ora al giorno, è stato chiesto ai bambini di scrivere con la penna, in corsivo, brevi testi e pensieri di quattro, cinque righe. Il risultato è una mole di 28.000 documenti manoscritti che dimostrano come alla diminuzione della capacità di scrittura manuale corrisponda una minore coordinazione tra pensiero e azione. Ma anche un peggioramento nell'organizzazione del discorso, un impoverimento del linguaggio e della memoria. Al contrario, man mano che i bambini si abituano ad usare la penna, sono visibili progressivi migliora menti: nell'accuratezza e ricchezza del linguaggio, nella struttura della frase, addirittura nell'ortografia. Segno che nella scrittura corsiva il pensiero corre fluido dalla testa alla mano. Una continuità virtuosa, quella tra attività mentale e motoria, tra percezione e manualità, che rischia di perdersi con i dispositivi utilizzati per la scrittura digitale.
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