AUTOVELOX,
ADOC PROPONE CHE TUTTI I PROVENTI DELLE MULTE SIANO INVESTITI IN MANUTENZIONE
STRADALE E MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITÀ
Evitare
l’abuso dei proventi per sanare i bilanci comunali
Roma, 26 gennaio 2016 – Gli
autovelox possono essere un ottimo deterrente per l’incidentalità stradale,
ancora troppo elevata in Italia, che ogni anno registra in media oltre 170mila
incidenti. A patto che il loro utilizzo non diventi un “trucco” per gli enti
locali per fare cassa.
“Proponiamo di destinare
obbligatoriamente tutti i fondi delle multe incassate dall’autovelox nella
manutenzione stradale e nel miglioramento della viabilità, prevedendo pesanti
sanzioni per gli enti locali che invece se ne servono per far quadrare i
bilanci – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – una pratica che, di
fatto, sminuisce sensibilmente la portata e la bontà dello strumento. Con 56
incidenti mortali per milione di abitanti l’Italia è nelle ultime posizioni in
Europa per il livello della sicurezza stradale. La media europea è di 51
incidenti ogni milione, non è accettabile che in Germania il numero di
incidenti sia inferiore del 40% rispetto all’Italia o che in Francia le vittime
siano il 10% di meno. Il 59,6% dei pedoni morti e l’87,1% dei feriti ha avuto
l’incidente su strade cittadine, le vie più a rischio. Per questo è importante
che uno strumento come l’autovelox riacquisti il suo naturale ruolo di
deterrente e non di mezzo per fare cassa. Riteniamo inoltre che il nuovo Codice
della strada debba focalizzarsi sulla tutela dei pedoni, in particolare nelle
zone urbane. In questo senso occorre:
·
Limitare la velocità di circolazione a 30 km/h nei centri urbani, che
abbasserebbe il tasso di mortalità al 30% dal 70%. Sarebbe una soluzione
auspicabile, considerando che circa il 15% di tutte le vittime della strada
sono pedoni, che insieme ai ciclisti sono gli utenti più vulnerabili;
·
Predisporre una maggiore e migliore illuminazione sulle strade urbane e
extraurbane, in particolare presso gli incroci;
·
Migliorare la visibilità e la segnaletica delle strisce pedonali;
·
Prevedere controlli più stringenti e continui sui pullman, troppo spesso
causa di incidenti fatali;
·
Arrestare il fenomeno delle auto “fantasma”, oltre quattro milioni di
veicoli che circolano senza RCA, e delle auto con targa straniera, spesso di
grossa cilindrata, che restano praticamente impunite in caso di incidenti;
·
Introdurre il reato di omicidio stradale e, soprattutto, il ritiro della
patente a vita;
·
Sanare definitivamente i tratti di strada con manto disconnesso o con buche
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