giovedì 28 gennaio 2016

Comunicato Adoc

AUTOVELOX, ADOC PROPONE CHE TUTTI I PROVENTI DELLE MULTE SIANO INVESTITI IN MANUTENZIONE STRADALE E MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITÀ
Evitare l’abuso dei proventi per sanare i bilanci comunali
Roma, 26 gennaio 2016 – Gli autovelox possono essere un ottimo deterrente per l’incidentalità stradale, ancora troppo elevata in Italia, che ogni anno registra in media oltre 170mila incidenti. A patto che il loro utilizzo non diventi un “trucco” per gli enti locali per fare cassa.
“Proponiamo di destinare obbligatoriamente tutti i fondi delle multe incassate dall’autovelox nella manutenzione stradale e nel miglioramento della viabilità, prevedendo pesanti sanzioni per gli enti locali che invece se ne servono per far quadrare i bilanci – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – una pratica che, di fatto, sminuisce sensibilmente la portata e la bontà dello strumento. Con 56 incidenti mortali per milione di abitanti l’Italia è nelle ultime posizioni in Europa per il livello della sicurezza stradale. La media europea è di 51 incidenti ogni milione, non è accettabile che in Germania il numero di incidenti sia inferiore del 40% rispetto all’Italia o che in Francia le vittime siano il 10% di meno. Il 59,6% dei pedoni morti e l’87,1% dei feriti ha avuto l’incidente su strade cittadine, le vie più a rischio. Per questo è importante che uno strumento come l’autovelox riacquisti il suo naturale ruolo di deterrente e non di mezzo per fare cassa. Riteniamo inoltre che il nuovo Codice della strada debba focalizzarsi sulla tutela dei pedoni, in particolare nelle zone urbane. In questo senso occorre:
·         Limitare la velocità di circolazione a 30 km/h nei centri urbani, che abbasserebbe il tasso di mortalità al 30% dal 70%. Sarebbe una soluzione auspicabile, considerando che circa il 15% di tutte le vittime della strada sono pedoni, che insieme ai ciclisti sono gli utenti più vulnerabili;
·         Predisporre una maggiore e migliore illuminazione sulle strade urbane e extraurbane, in particolare presso gli incroci;
·         Migliorare la visibilità e la segnaletica delle strisce pedonali;
·         Prevedere controlli più stringenti e continui sui pullman, troppo spesso causa di incidenti fatali;
·         Arrestare il fenomeno delle auto “fantasma”, oltre quattro milioni di veicoli che circolano senza RCA, e delle auto con targa straniera, spesso di grossa cilindrata, che restano praticamente impunite in caso di incidenti;
·         Introdurre il reato di omicidio stradale e, soprattutto, il ritiro della patente a vita;

·         Sanare definitivamente i tratti di strada con manto disconnesso o con buche 

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