giovedì 4 luglio 2013

Requiem per Altavista

Una volta il web era quasi completamente vuoto. Ci si muoveva digitando indirizzi, invece di cercare sui motori di ricerca, come si fa oggi. Poi arrivò AltaVista: era il dicembre del 1995. Il web cominciava a riempirsi. All'epoca del suo avvio, AltaVista indicizzava circa 20 milioni di pagine, una cifra enorme se si pensa che motori come Lycos e InfoSeek, per citarne un paio, erano molto meno capaci.

In un'epoca di pluralismo, in cui si poteva scegliere tra più motori, era interessante raffrontare i risultati. Oggi no. Chi si è affacciato al web dopo l'avvento di Google forse neanche si pone il problema.
Il prossimo 8 luglio AltaVista chiude. Lo ha deciso il suo attuale proprrietario, Yahoo!, che invita a usare il proprio motore di ricerca.
Non è il motore in sé a turbare, quanto piuttosto le trasformazioni omogeneizzanti del web, l'inevitabile uniformità, che nasconde certo un grande pluralismo.

Fate un'ultima ricerca su AltaVista, se volte, qua.

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