Comunicato Fiab
SICUREZZA DI CICLISTI E PEDONI, FINANZIAMENTO DELLA TERNI-RIETI E MULTE SCONTATE
INTERVENTO DELLA PRESIDENTE FIAB, GIULIETTA PAGLIACCIO
Il decreto legge su “disposizioni urgenti per il rilancio
dell’economia”, comunemente conosciuto come “il decreto del fare”, che
sta per essere convertito in legge in queste ore, ha introdotto una
serie di norme anche in materia di sicurezza stradale.
In particolare l’art. 20 prevede che le somme non spese da Comuni e
Province e riferite alle prime due annualità del Piano Nazionale sulla
Sicurezza Stradale, siano revocate e riassegnate per l’attuazione di
nuovi interventi, sempre per la stessa materia.
Ma, mentre con un emendamento approvato su proposta di alcuni
parlamentari del Movimento 5 Stelle, è stata introdotta la specifica che
gli interventi sulla sicurezza stradale devono essere "concernenti
prevalentemente lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e
percorsi ciclabili e pedonali”, con un altro proposto da due
parlamentari del PD è stato aggiunto al testo "nonche' della messa in
sicurezza dei tratti stradali mancanti per dare continuità all’asse
viario Terni-Rieti". Infine, con un terzo emendamento bipartisan allo
stesso articolo di legge, per poter garantire l’effettiva disponibilità
di risorse finalizzate a finanziare gli interventi attuativi del Piano
Nazionale sulle Sicurezza stradale, viene introdotto lo sconto del 30% a
chi paga le multe entro cinque giorni.
Sull’argomento interviene la presidente nazionale FIAB Giulietta
Pagliaccio che dichiara: “Si evidenzia un certo pressapochismo della
serie "abbiamo qualche euro come lo spendiamo?" e il primo che arriva
dice la sua. Anche rispetto agli interventi viabilistici non si capisce
quale la ratio che sta dietro la scelta di un tracciato, l’asse viario
Terni-Rieti, piuttosto che un altro".
"Considerato che i fondi sono destinati alla sicurezza stradale -
continua la Presidente della FIAB - ci aspettiamo che si facciano
valutazioni oggettive su dati di incidentalità, ad esempio, dando
priorità a quegli interventi in favore dell'utenza non motorizzata che,
dai rilievi oggettivi, risulta essere quella più penalizzata a fronte di
un tendenziale miglioramento sul fronte degli incidenti in auto".
"I dati - conclude Giulietta Pagliaccio - sono facilmente reperibili, ad
esempio dall'analisi degli incidenti stradali dell'Istat e dell'Aci: in
Italia si muore più in bicicletta che sul ciclomotore, +7,2% rispetto
al 2010 e + 11,7% di feriti. Il 76,4% degli incidenti avviene sulle
strade urbane, con una percentuali di morti del 45,2% e di feriti del
72,5%. Utilizziamo i dati per valutare le priorità e non le presenze in
aula di un parlamentare di una certa area!”
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