Comunicato Fiab
SICUREZZA DI CICLISTI E PEDONI, FINANZIAMENTO DELLA TERNI-RIETI E MULTE SCONTATE
INTERVENTO DELLA PRESIDENTE FIAB, GIULIETTA PAGLIACCIO
Il decreto legge su “disposizioni urgenti per il rilancio
dell’economia”, comunemente conosciuto come “il decreto del fare”, che
sta per essere convertito in legge in queste ore, ha introdotto una
serie di norme anche in materia di sicurezza stradale.
In particolare l’art. 20 prevede che le somme non spese da Comuni e
Province e riferite alle prime due annualità del Piano Nazionale sulla
Sicurezza Stradale, siano revocate e riassegnate per l’attuazione di
nuovi interventi, sempre per la stessa materia.
Ma, mentre con un emendamento approvato su proposta di alcuni
parlamentari del Movimento 5 Stelle, è stata introdotta la specifica che
gli interventi sulla sicurezza stradale devono essere "concernenti
prevalentemente lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e
percorsi ciclabili e pedonali”, con un altro proposto da due
parlamentari del PD è stato aggiunto al testo "nonche' della messa in
sicurezza dei tratti stradali mancanti per dare continuità all’asse
viario Terni-Rieti". Infine, con un terzo emendamento bipartisan allo
stesso articolo di legge, per poter garantire l’effettiva disponibilità
di risorse finalizzate a finanziare gli interventi attuativi del Piano
Nazionale sulle Sicurezza stradale, viene introdotto lo sconto del 30% a
chi paga le multe entro cinque giorni.
Sull’argomento interviene la presidente nazionale FIAB Giulietta
Pagliaccio che dichiara: “Si evidenzia un certo pressapochismo della
serie "abbiamo qualche euro come lo spendiamo?" e il primo che arriva
dice la sua. Anche rispetto agli interventi viabilistici non si capisce
quale la ratio che sta dietro la scelta di un tracciato, l’asse viario
Terni-Rieti, piuttosto che un altro".
"Considerato che i fondi sono destinati alla sicurezza stradale -
continua la Presidente della FIAB - ci aspettiamo che si facciano
valutazioni oggettive su dati di incidentalità, ad esempio, dando
priorità a quegli interventi in favore dell'utenza non motorizzata che,
dai rilievi oggettivi, risulta essere quella più penalizzata a fronte di
un tendenziale miglioramento sul fronte degli incidenti in auto".
"I dati - conclude Giulietta Pagliaccio - sono facilmente reperibili, ad
esempio dall'analisi degli incidenti stradali dell'Istat e dell'Aci: in
Italia si muore più in bicicletta che sul ciclomotore, +7,2% rispetto
al 2010 e + 11,7% di feriti. Il 76,4% degli incidenti avviene sulle
strade urbane, con una percentuali di morti del 45,2% e di feriti del
72,5%. Utilizziamo i dati per valutare le priorità e non le presenze in
aula di un parlamentare di una certa area!”
mercoledì 24 luglio 2013
Nella Stazione TIburtina è vietato suonare: Roma muore
Qualche giorno fa sono andato alla stazione Tiburtina a prendere un treno Italo. La stazione Tiburtina è un posto che mi fa incazzare tremendamente ogni volta che ci vado, perché non ci hanno messo le rastrelliere per le biciclette, nonostante i tanti soldi pubblici spesi.
Un gruppetto di ragazzi simpatici, con i capelli lunghi e la faccia pulita, trascorreva il tempo seduto sui bagagli. Invece di cazzeggiare con il tablet su Facebook, suonavano strumenti musicali acustici, una bella chitarra e una fisarmonica. Ci siamo seduti ad ascoltare. Non urlavano a squarciagola, ma cantavano sottovoce il testo. Mentre scorreva una versione niente male di Wish you were here dei Pink Floyd, e il ricordo andava a Syd Barrett e a una stagione inimitabile della musica e della nostra vita, un membro della Panzerdivision di Grandi Stazioni s.p.a., dotato di pistola, guadagnava a grandi passi il luogo del misfatto nell'agorà che si apre alla città - almeno nell'idea del progettista Paolo Desideri, infatti non capisci dove finisca la stazione e inizi la strada -, ingiungendo ai giovani di farla finita. Dovevano andare in strada che, nella voluta indeterminatezza del progetto voleva dire un po' più in là, dove c'è odore di piscio, sostanzialmente, vicino ai cassonetti. Infatti, come ci ha detto la guardia dall'udito finissimo, in nessun luogo della stazione Tiburtina si può suonare. Non è che non puoi mettere il cappello per terra e strimpellare, in attesa di qualche euro, o farti un palchetto da dove elargire i contenuti del tuo ultimo cd, in vendita anche su internet. No, non puoi proprio suonare, per passare il tempo dei ritardi, e anche dei treni in orario. Se cazzeggi con il tuo computer, con suoni di trombetta elettronica, nessuno ti dice niente. Se parli al cellulare ad alta voce su quello che c'è in frigo non ti dicono nulla. Se leggi un libro per terra, credo che non ti dicano nulla. Non è una questione se suoni bene o male, come sarebbe giusto in un Paese più evoluto. Al suonatore rompono le scatole per principio, ma di quale principio si tratta? (to be continued)
Il musicista che da anni dorme in me mi ingiunge di agire. Comincio a invocare la libertà di suonare ovunque, ecc. Il mastino mi si avvicina per controllare che non lo stia perdendo in giro, credendo di farmi paura con la sua divisa. Certo, lui rischia la lettera di richiamo, i superiori lo controllano sulle tv a circuito chiuso e le reti telematiche di Grandi Stazioni s.p.a., che vedono tutto quello che succede alla stazione Tiburtina, persino se ti stai togliendo le caccole con il naso e dove le metti dopo.
"E se mi metto a cantare, lei che fa, me lo vieta?" "E se uno fischia?". La guardia non sa, non risponde.
Nel pomeriggio ripasso alla stazione e c'è un altro gruppo di ragazzi che sta suonando. La stessa guardia, che fa quindi orari lunghi, li fa smettere. Lui applica il regolamento, come gli hanno detto di fare.
Ma io vorrei sapere chi ha scritto il regolamento di Grandi Stazioni s.p.a.? Perché suonare un ukulele è vietato e guardarsi un film no? Qualcuno era stonato da bambino e si è vendicato da grande? O sono questioni di sicurezza a dettare cotanta prudenza? Forse è stato Alemanno, come molti ormai sospettano? La musica è davvero così pericolosa? Il jazz è davvero la musica del diavolo?
Architetto Desideri, intervenga, per favore! Hanno tradito il suo progetto.
Sembra di stare a scuola dalle suore. Non si può fare questo e quello.
Un gruppetto di ragazzi simpatici, con i capelli lunghi e la faccia pulita, trascorreva il tempo seduto sui bagagli. Invece di cazzeggiare con il tablet su Facebook, suonavano strumenti musicali acustici, una bella chitarra e una fisarmonica. Ci siamo seduti ad ascoltare. Non urlavano a squarciagola, ma cantavano sottovoce il testo. Mentre scorreva una versione niente male di Wish you were here dei Pink Floyd, e il ricordo andava a Syd Barrett e a una stagione inimitabile della musica e della nostra vita, un membro della Panzerdivision di Grandi Stazioni s.p.a., dotato di pistola, guadagnava a grandi passi il luogo del misfatto nell'agorà che si apre alla città - almeno nell'idea del progettista Paolo Desideri, infatti non capisci dove finisca la stazione e inizi la strada -, ingiungendo ai giovani di farla finita. Dovevano andare in strada che, nella voluta indeterminatezza del progetto voleva dire un po' più in là, dove c'è odore di piscio, sostanzialmente, vicino ai cassonetti. Infatti, come ci ha detto la guardia dall'udito finissimo, in nessun luogo della stazione Tiburtina si può suonare. Non è che non puoi mettere il cappello per terra e strimpellare, in attesa di qualche euro, o farti un palchetto da dove elargire i contenuti del tuo ultimo cd, in vendita anche su internet. No, non puoi proprio suonare, per passare il tempo dei ritardi, e anche dei treni in orario. Se cazzeggi con il tuo computer, con suoni di trombetta elettronica, nessuno ti dice niente. Se parli al cellulare ad alta voce su quello che c'è in frigo non ti dicono nulla. Se leggi un libro per terra, credo che non ti dicano nulla. Non è una questione se suoni bene o male, come sarebbe giusto in un Paese più evoluto. Al suonatore rompono le scatole per principio, ma di quale principio si tratta? (to be continued)
Il musicista che da anni dorme in me mi ingiunge di agire. Comincio a invocare la libertà di suonare ovunque, ecc. Il mastino mi si avvicina per controllare che non lo stia perdendo in giro, credendo di farmi paura con la sua divisa. Certo, lui rischia la lettera di richiamo, i superiori lo controllano sulle tv a circuito chiuso e le reti telematiche di Grandi Stazioni s.p.a., che vedono tutto quello che succede alla stazione Tiburtina, persino se ti stai togliendo le caccole con il naso e dove le metti dopo.
"E se mi metto a cantare, lei che fa, me lo vieta?" "E se uno fischia?". La guardia non sa, non risponde.
Nel pomeriggio ripasso alla stazione e c'è un altro gruppo di ragazzi che sta suonando. La stessa guardia, che fa quindi orari lunghi, li fa smettere. Lui applica il regolamento, come gli hanno detto di fare.
Ma io vorrei sapere chi ha scritto il regolamento di Grandi Stazioni s.p.a.? Perché suonare un ukulele è vietato e guardarsi un film no? Qualcuno era stonato da bambino e si è vendicato da grande? O sono questioni di sicurezza a dettare cotanta prudenza? Forse è stato Alemanno, come molti ormai sospettano? La musica è davvero così pericolosa? Il jazz è davvero la musica del diavolo?
Architetto Desideri, intervenga, per favore! Hanno tradito il suo progetto.
Sembra di stare a scuola dalle suore. Non si può fare questo e quello.
Comunicato M5S Camera dei Deputati
Omofobia, la “vittoria di Pirro” del Pd Cittadini ingannati, in aula sarà battaglia
ROMA, 23 luglio 2013 – Il Pd celebra la sua “vittoria di Pirro”
sulla legge contro l’omofobia e inganna i cittadini italiani: questa legge è
vuota. Ecco il prezzo che i democratici hanno dovuto pagare per sottostare ai
diktat della parte più conservativa e retrograda della variopinta maggioranza
di governo. La denuncia è dei deputati del MoVimento 5 Stelle che in
commissione si sono astenuti e che promettono battaglia in aula.
Il testo, infatti, oltre a essere un compromesso al ribasso, è una presa in giro nei confronti dei numerosi cittadini che attendono, ormai da anni, che vengano riconosciuti i propri diritti. E il M5S non vuole essere complice di questo raggiro.
Il testo di legge non contiene la definizione di “omofobia” e “transfobia” secondo le risoluzioni del Parlamento europeo. Non introduce i concetti fondamentali di orientamento sessuale e identità di genere, non estende la circostanza aggravante e la rieducazione del condannato. Tutti concetti sostenuti inizialmente a gran voce anche a Pd e Sel che, però, col passare del tempo, hanno perso la voce.
Omofobia, la “vittoria di Pirro” del Pd Cittadini ingannati, in aula sarà battaglia
Il testo, infatti, oltre a essere un compromesso al ribasso, è una presa in giro nei confronti dei numerosi cittadini che attendono, ormai da anni, che vengano riconosciuti i propri diritti. E il M5S non vuole essere complice di questo raggiro.
Il testo di legge non contiene la definizione di “omofobia” e “transfobia” secondo le risoluzioni del Parlamento europeo. Non introduce i concetti fondamentali di orientamento sessuale e identità di genere, non estende la circostanza aggravante e la rieducazione del condannato. Tutti concetti sostenuti inizialmente a gran voce anche a Pd e Sel che, però, col passare del tempo, hanno perso la voce.
Se supero ...
Metto sul blog una foto fatta in Francia da un amico, che recentemente ha notato da quelle
parti una diversa attenzione ai ciclisti ,forse in parte dovuta anche al maggior numero di felici
utilizzatori dei nostri cari mezzi a propulsione umana .
anche un certo tipo di sensibilita' culturale pare alligni in quei paraggi ,lo vediamo anche da questa
altra immagine di libri in prestito e uso gratuito a tutti :
Si potrebbe tranquillamente pensare ad un legame fra ciclismo e lettura .
Un grazie a Maurizio per le belle foto ,ci fanno uscire dal Gloom come in Mr. Fantasy dei Traffic .
parti una diversa attenzione ai ciclisti ,forse in parte dovuta anche al maggior numero di felici
utilizzatori dei nostri cari mezzi a propulsione umana .
anche un certo tipo di sensibilita' culturale pare alligni in quei paraggi ,lo vediamo anche da questa
altra immagine di libri in prestito e uso gratuito a tutti :
Si potrebbe tranquillamente pensare ad un legame fra ciclismo e lettura .
Un grazie a Maurizio per le belle foto ,ci fanno uscire dal Gloom come in Mr. Fantasy dei Traffic .
IF
Leggendo le ultime notizie di cronaca milanese , mi e' venuta in mente la poesia di Kipling IF : If you can dream—and not make dreams your master; Se puoi sognare e non farti possedere dai tuoi sogni ... a proposito dell'ennesima vittima investita sulla sua bicicletta in Viale Monza . E se fosse stato uno scontro magari fra biciclette ,cosa molto improbabile almeno nella normale vita dei ciclisti cittadini, oppure fra pedone e bicicletta,saremmo qui a piangere l'ennesima vittima di un omicidio stradale ? I sogni sono anche quelli di una persona ancora anonima, investita in viale Monza ,ovvero quasi un autopista ,e il fatto che trasportasse cibo per gatti fino ad ora uno degli indizi utili ad una futura identificazione. Tra l'altro nelle vicinanze in Viale Sarca, ormai quasi due anni fa e' morto in bici investito da un camion Alfredo Todisco della Gazzetta dello Sport . Potete leggere l'articolo del Corriere qui : http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_luglio_23/incidente-bici-muore-2222292669888.shtml
martedì 23 luglio 2013
Comunicato Adp
Cordialmente.
Risulto
"Assente" alla odierna importante manifestazione
stradaiola.
Su quelle
strade che stanno per essere adoperate come percorsi per allenamenti piloti di
F1.
Noi,
Nimbysti romani della F1, proponiamo, per Prati, una mobilità tipo parigina:
buona
quella pedonale;
buona
quella del TPL;
sta
diventando ottima quella ciclistica che, dal 14 luglio 2007, ha incardinato tre
azioni favolose:
il "Velib"
(attualmente oltre 22.250 bici);
il
contributo per acquisto nuova bici (anche a pedalata assistita elettrica, fino a
400 euro);
il costante
graduale incremento dell'area riservata a Z30; su quelle a Z30 a senso
unico,
dal 28
luglio 2008 fino al 31 luglio 2010, sono entrate in funzione le "piste ciclabili
controsenso".
Ormai, la
"mobilità ciclistica parigina" è consolidata su una buona percentuale a due
cifre.
La Patria
della Dichiarazione dei Diritti del cittadino, della Libertè Egalitè Fraternitè,
non
concepisce che, sulla "strada, vitale bene comune", qualcuno impedisca la
efficacia
e
l'efficienza dei diritti e dei bisogni ad altri cittadini.
Parigi è
gemellata con Roma dal 1957: due gemelli irriconoscibili.
Speriamo
che PRATI "apri" il cammino verso un qualche riconoscimento.
Mentre i
300 volantini ritirati - ma non distribuiti - attendono la buona occasione,
nulla
vieta a chi
lo riceve qui allegato, di girarlo agli amici per farlo girare.
Se volete,
potete apporre anche i vostri loghi. (Senza togliere quelli che già ci
stanno.)
venerdì 19 luglio 2013
Lo stato delle cose
Questa mattina dopo la lettura del giornale come preghiera del laico ,secondo un non piu' famoso
filosofo tedesco ,mi e' ritornato in mente il titolo del film di Wenders .
Sara' un gioco di associazioni libere e spontaenee non so ,ma le notizie di tutti i tipi si sovrappongono
dando la precisa sensazione di cambiamenti molto percettibili .
Oggi sui media campeggia lo strillo sul comune o distretto di Detroit USA in liquidazione coatta ,
e la cosa in se stupisce come revisione drastica distruttiva di uno dei simboli totemici dell'industria dell'Auto.
Poi curiosita' varie sui furti di bici ,ove pare che un assessore a Bologna ne abbia subiti
ben sei in rapida successione ,le sottrazioni organizzate delle bici del Bike Sharing a Milano ,ed
infine una campagna di contrasto ai ladri con criteri scientifici Orwelliani, in un college Inglese .
Tutti questi fatti ,e in specie la maggior attenzione ai furti, vanno in una direzione gradita a noi ciclisti
per cui ecco i link e buona lettura se vorrete :
http://www.corriere.it/economia/13_luglio_18/usa-detroit-dichiara-bancarotta_3198fce2-eff0-11e2-9090-ec9d83679667.shtml
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2013/17-luglio-2013/rubano-6-bici-cortile-comunale-leghista-sbotta-contro-colombo-2222210982493.shtm
http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/07/16/foto/ruba_la_bici_al_bike_sharing_e_la_ridipinge_smascherato-63130521/1/#1
http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0051738
lunedì 15 luglio 2013
Non solo via dei Fori Imperiali
Comunicato Fiab
SI A VIA LABICANA A SENSO UNICO PER LE AUTO. MA OCCORRONO INTERVENTI DI MODERAZIONE DEL TRAFFICO E IL DOPPIO SENSO PER LE BICICLETTE. ALTRIMENTI PISTE CICLABILI PROTETTE NEI DUE SENSI DI MARCIA
In relazione al progetto di pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali a Roma, il Vice presidente nazionale FIAB Marco Gemignani dichiara: "Avere un sindaco di una città come Roma che usa quotidianamente la bicicletta sia come mezzo di trasporto personale che per gli spostamenti ufficiali è qualcosa di importante e che apprezziamo molto. Ma forse proprio per questo, sul progetto di pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali, i cui lavori stanno per cominciare, ci aspettavamo di più".
"Pur condividendo l'obiettivo finale - prosegue il vice presidente FIAB - di chiudere completamente alle auto via dei Fori Imperiali, dispiace molto dover affermare - come pure evidenziato dal Coordinamento Roma ciclabile - che è mancato completamente il coinvolgimento effettivo delle associazioni dei ciclisti urbani, vale a dire di coloro che ogni giorno usano la bicicletta per spostarsi a Roma da un capo all'altro e che, in base alle loro competenze ed esperienze, possono apportare un positivo contributo".
Ma non è tutto. Relativamente all'intervento del Comune, le soluzioni tecniche a favore dei ciclisti sono insufficienti.
"Il progetto di chiusura al traffico di via dei Fori Imperiali - spiega Marco Gemignani - prevede il senso unico su via Labicana verso via Merulana, e l'introduzione del limite di velocità di 30 Km/h. Va benissimo. Ma senza alcun elemento di moderazione del traffico, vale a dire di modifica della carreggiata tale da indurre gli automobilisti a rallentare la velocità e a guidare con più attenzione verso gli altri utenti non motorizzati - come peraltro l'esperienza europea insegna - l'uso promiscuo della strada anche da parte dei ciclisti non potrà avvenire in condizioni di sicurezza. Altrimenti è necessaria una pista ciclabile in sede propria".
"Inoltre - prosegue il vice presidente della FIAB - con l'introduzione del senso unico per tutti i mezzi indifferentemente, i ciclisti saranno ancora una volta penalizzati. Infatti, mentre le auto potranno individuare un percorso alternativo per andare in senso opposto, la stessa cosa non sarà possibile per le bici, anche per ragioni orografiche. Allora chiediamo al Sindaco di prevedere su via Labicana il doppio senso di marcia per le bicicletta."
"Ricordiamo - conclude Gemignani - che secondo il Ministero Infrastrutture e Trasporti è possibile introdurre il doppio senso per le biciclette quando si è in presenza di "strade larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di 30 km/h, nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico pesante". Mancando il progetto del Comune di interventi di moderazione del traffico per garantire l'effettiva velocità a non oltre i 30 Km/, allora chiediamo piste ciclabili protette in entrambi i sensi di marcia oppure un'unica pista ciclabile a doppio senso di marcia su un lato della carreggiata, facendo poi attenzione alla sicurezza dei ciclisti negli attraversamenti degli incroci. Insomma non basta un segnale stradale per favorire la circolazione sicura di chi si muove in bicicletta. A Roma così come in qualunque altra città".
Forse si è ancora in tempo per modificare il progetto? Da un sindaco ciclista la FIAB si aspetta di si.
FIAB A SINDACO MARINO SU PEDONALIZZAZIONE FORI IMPERIALI: "PUOI FARE DI PIU'".
FIAB A SINDACO MARINO SU PEDONALIZZAZIONE FORI IMPERIALI: "PUOI FARE DI PIU'".SI A VIA LABICANA A SENSO UNICO PER LE AUTO. MA OCCORRONO INTERVENTI DI MODERAZIONE DEL TRAFFICO E IL DOPPIO SENSO PER LE BICICLETTE. ALTRIMENTI PISTE CICLABILI PROTETTE NEI DUE SENSI DI MARCIA
In relazione al progetto di pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali a Roma, il Vice presidente nazionale FIAB Marco Gemignani dichiara: "Avere un sindaco di una città come Roma che usa quotidianamente la bicicletta sia come mezzo di trasporto personale che per gli spostamenti ufficiali è qualcosa di importante e che apprezziamo molto. Ma forse proprio per questo, sul progetto di pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali, i cui lavori stanno per cominciare, ci aspettavamo di più".
"Pur condividendo l'obiettivo finale - prosegue il vice presidente FIAB - di chiudere completamente alle auto via dei Fori Imperiali, dispiace molto dover affermare - come pure evidenziato dal Coordinamento Roma ciclabile - che è mancato completamente il coinvolgimento effettivo delle associazioni dei ciclisti urbani, vale a dire di coloro che ogni giorno usano la bicicletta per spostarsi a Roma da un capo all'altro e che, in base alle loro competenze ed esperienze, possono apportare un positivo contributo".
Ma non è tutto. Relativamente all'intervento del Comune, le soluzioni tecniche a favore dei ciclisti sono insufficienti.
"Il progetto di chiusura al traffico di via dei Fori Imperiali - spiega Marco Gemignani - prevede il senso unico su via Labicana verso via Merulana, e l'introduzione del limite di velocità di 30 Km/h. Va benissimo. Ma senza alcun elemento di moderazione del traffico, vale a dire di modifica della carreggiata tale da indurre gli automobilisti a rallentare la velocità e a guidare con più attenzione verso gli altri utenti non motorizzati - come peraltro l'esperienza europea insegna - l'uso promiscuo della strada anche da parte dei ciclisti non potrà avvenire in condizioni di sicurezza. Altrimenti è necessaria una pista ciclabile in sede propria".
"Inoltre - prosegue il vice presidente della FIAB - con l'introduzione del senso unico per tutti i mezzi indifferentemente, i ciclisti saranno ancora una volta penalizzati. Infatti, mentre le auto potranno individuare un percorso alternativo per andare in senso opposto, la stessa cosa non sarà possibile per le bici, anche per ragioni orografiche. Allora chiediamo al Sindaco di prevedere su via Labicana il doppio senso di marcia per le bicicletta."
"Ricordiamo - conclude Gemignani - che secondo il Ministero Infrastrutture e Trasporti è possibile introdurre il doppio senso per le biciclette quando si è in presenza di "strade larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di 30 km/h, nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico pesante". Mancando il progetto del Comune di interventi di moderazione del traffico per garantire l'effettiva velocità a non oltre i 30 Km/, allora chiediamo piste ciclabili protette in entrambi i sensi di marcia oppure un'unica pista ciclabile a doppio senso di marcia su un lato della carreggiata, facendo poi attenzione alla sicurezza dei ciclisti negli attraversamenti degli incroci. Insomma non basta un segnale stradale per favorire la circolazione sicura di chi si muove in bicicletta. A Roma così come in qualunque altra città".
Forse si è ancora in tempo per modificare il progetto? Da un sindaco ciclista la FIAB si aspetta di si.
venerdì 12 luglio 2013
Happy Days
Ho letto questo articolo in rete ,che descrive in modo molto interessante la situazione a Milwaukee ,ovvero
come nella cittadina americana la mobilita' ciclistica ebbe ad iniziare nell'ormai lontano 1875 .Poi
dato che dimenticando la storia ,in qualche modo tocca riviverla ,il ritorno della bicicletta ,ormai descritto come un secondo Cycle Boom.
Illuminante il paragone fatto nel prezzo piu' o meno simile di una Ford modello T e di una bici d'alta gamma,
fatto che in pratica ha condannato le bici ad una lenta obsolescenza ,almeno fino ad oggi .
Spero che anche qui da noi ritorni una sensibilita' culturale di questo tipo ,specie nei media generalisti ,ma
ho il forte dubbio che la ridente cittadina del Wisconsin sia ricordata per le gesta di Fonzie e amici in Happy Days ....
Qui trovate il link all'articolo completo :
http://www.jsonline.com/news/opinion/pedal-power-b9945882z1-214438611.html
mercoledì 10 luglio 2013
Omicidio Stradale
Leggo sul Corriere di oggi ,dell'ennesimo omicidio avvenuto sulle nostre strade ,una altra vittima
sacrificata al Dio della velocita' .
Una giovane Ciclista e' stata investita ,in un attraversamento di una strada provinciale da un
automobilista ,che non si e' nemmeno fermato per prestare soccorso .
Questi fatti avvengono purtroppo a cadenza quasi giornaliera ,e vengono considerati come ineluttabili,
mentre invece dipendono da nostre scelte individuali e collettive .
Mi viene in mente un celebre fabbricante d'armi quando diceva che quel che costruiva era di per se
quasi innocuo ,anzi utile a sopravvivere ,il fatto che potesse uccidere era secondario !
Le stesse considerazioni valgono per le automobili e il loro uso ,spesso irresponsabile e inutile .
Un ultimo pensiero a Beatrice e ai suoi bellissimi occhi .
Trovate l'articolo completo qui :
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_luglio_10/gorgonzola-muore-ragazza-sedicenne-investita-auto-uccisa-cugino-illeso-2222083918869.shtml
martedì 9 luglio 2013
Zeitgeist
Di recente ho letto un Buongiorno dell' ottimo Gramellini sulla Stampa di Torino ...
I contenuti sono tali da far sorgere spontanea una domanda '' Cambiera' mai qualcosa in questo Paese?''
Come diceva qualcuno ''Ai posteri l'ardua sentenza '' ...
Trovate il link all'articolo qui :
http://www.lastampa.it/2013/07/05/cultura/opinioni/buongiorno/ladri-di-biciclette-pp43jDBMDdhvDl2S0ebf6K/pagina.html
I contenuti sono tali da far sorgere spontanea una domanda '' Cambiera' mai qualcosa in questo Paese?''
Come diceva qualcuno ''Ai posteri l'ardua sentenza '' ...
Trovate il link all'articolo qui :
http://www.lastampa.it/2013/07/05/cultura/opinioni/buongiorno/ladri-di-biciclette-pp43jDBMDdhvDl2S0ebf6K/pagina.html
venerdì 5 luglio 2013
Il sindaco Marino cade dalla bici: solidarietà
Fonte e articolo completo: La Repubblica
Piccolo incidente, senza danni, per il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Forse a tradirlo è stato un sampietrino, fatto sta che il primo cittadino è caduto dalla sua bicicletta in piazza del Collegio Romano. Marino si stava recando al Ministero per i beni culturali per l'incontro con il ministro Massimo Bray. Il primo cittadino ha perso l'equilibrio ed è scivolato a terra, poi si è rialzato, rimesso in sella, ha percorso gli ultimi metri prima del portone del ministero e si è recato al summit in cui si discute anche della pedonalizzazione dei Fori Imperiali. Unico 'effetto collaterale' della caduta il pantalone sporco di terra.
Piccolo incidente, senza danni, per il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Forse a tradirlo è stato un sampietrino, fatto sta che il primo cittadino è caduto dalla sua bicicletta in piazza del Collegio Romano. Marino si stava recando al Ministero per i beni culturali per l'incontro con il ministro Massimo Bray. Il primo cittadino ha perso l'equilibrio ed è scivolato a terra, poi si è rialzato, rimesso in sella, ha percorso gli ultimi metri prima del portone del ministero e si è recato al summit in cui si discute anche della pedonalizzazione dei Fori Imperiali. Unico 'effetto collaterale' della caduta il pantalone sporco di terra.
giovedì 4 luglio 2013
Requiem per Altavista
Una volta il web era quasi completamente vuoto. Ci si muoveva digitando indirizzi, invece di cercare sui motori di ricerca, come si fa oggi. Poi arrivò AltaVista: era il dicembre del 1995. Il web cominciava a riempirsi. All'epoca del suo avvio, AltaVista indicizzava circa 20 milioni di pagine, una cifra enorme se si pensa che motori come Lycos e InfoSeek, per citarne un paio, erano molto meno capaci.
In un'epoca di pluralismo, in cui si poteva scegliere tra più motori, era interessante raffrontare i risultati. Oggi no. Chi si è affacciato al web dopo l'avvento di Google forse neanche si pone il problema.
Il prossimo 8 luglio AltaVista chiude. Lo ha deciso il suo attuale proprrietario, Yahoo!, che invita a usare il proprio motore di ricerca.
Non è il motore in sé a turbare, quanto piuttosto le trasformazioni omogeneizzanti del web, l'inevitabile uniformità, che nasconde certo un grande pluralismo.
Fate un'ultima ricerca su AltaVista, se volte, qua.
In un'epoca di pluralismo, in cui si poteva scegliere tra più motori, era interessante raffrontare i risultati. Oggi no. Chi si è affacciato al web dopo l'avvento di Google forse neanche si pone il problema.
Il prossimo 8 luglio AltaVista chiude. Lo ha deciso il suo attuale proprrietario, Yahoo!, che invita a usare il proprio motore di ricerca.
Non è il motore in sé a turbare, quanto piuttosto le trasformazioni omogeneizzanti del web, l'inevitabile uniformità, che nasconde certo un grande pluralismo.
Fate un'ultima ricerca su AltaVista, se volte, qua.
mercoledì 3 luglio 2013
Sacrosanto
Comunicato Legambiente
Rifiuti
Al via raccolta firme
petizione popolare "Chi inquina paga, chi produce meno rifiuti deve
risparmiare": rivedere la
Tares
Legambiente: la
tassazione a carico di famiglie e aziende deve essere equa
e premiare i
comportamenti virtuosi
E’ iniziata la raccolta firme per
la petizione popolare "Chi inquina paga, chi produce meno rifiuti deve
risparmiare" promossa da Legambiente nell'ambito della sua campagna Italia rifiuti free.
Chi produce meno rifiuti dovrebbe
essere premiato, mentre la
Tares, la nuova tassa sui rifiuti rischia, al contrario, di
aggravare ulteriormente il peso fiscale sugli italiani in maniera ingiusta. La
petizione - indirizzata al presidente del consiglio dei ministri Enrico Letta e
ai ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Andrea
Orlando e dell'economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni - chiede al governo
di rivedere questo tributo in maniera tale da rispettare il principio europeo
"chi inquina paga", calcolandolo solo sulla effettiva produzione di rifiuti
indifferenziati e consentendo così alle utenze più virtuose di pagare di meno.
I primi firmatari della petizione
sono Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Mario Tozzi,
divulgatore scientifico, Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica
Italiana, Cristina Gabetti, curatrice della rubrica Occhio allo Spreco della
trasmissione Striscia la
Notizia, Enzo Favoino, Scuola agraria del Parco di Monza,
Roberto Cavallo, presidente dell'Associazione Internazionale per la Comunicazione
Ambientale, e Walter Ganapini, ambientalista.
In Italia - prosegue il testo
della petizione che può essere firmata anche online sul sito
di Legambiente - la gestione dei rifiuti sta vivendo una fase di grande
evoluzione. Sono oltre 1300 i Comuni che in tutto il Paese superano l'obiettivo
di legge del 65% di raccolta differenziata, si stanno diffondendo le buone
pratiche locali per la riduzione degli imballaggi inutili, sono sempre più
numerosi gli impianti di riciclaggio che costituiscono l'ossatura portante della
green economy dei rifiuti. Ma ci sono ancora tanti problemi irrisolti:
continuiamo a produrre troppi rifiuti e a smaltirne quasi la metà nelle
inquinanti discariche. In più di settemila Comuni italiani l'ammontare della
tassa non è determinato secondo la quantità di rifiuti prodotti, mentre solo
alcune centinaia di enti locali fanno pagare in base alle quantità
effettivamente prodotte grazie alla tariffazione puntuale.
Oggi è possibile affrontare in
concreto la sfida della riduzione, come è riuscita a fare ad esempio
la Germania,
utilizzando una equa leva economica, introducendo un criterio di giustizia e
sostenibilità ambientale e alleggerendo la pressione fiscale sui più virtuosi.
Solo in questo modo si contribuirà davvero a liberare l'Italia dal problema
rifiuti, facendo entrare il nostro Paese a pieno titolo in quella "società
europea del riciclaggio" alla base nella nuova direttiva europea.
Aspettando qualcosa di concreto
Roma, la bici rossa di Marino all`asta per Libera di don Ciotti
01/07/2013
Roma, 1 lug. (TMNews) - Battuta all`asta per 1.700 euro la city
bike rossa del sindaco di Roma Ignazio Marino: d`accordo con la
redazione del programma Rai Caterpillar, Marino ha infatti messo a
disposizione una delle sue biciclette e la bici è stata acquistata, nel
Caterraduno di Senigallia organizzatoda Radio Due, dalla maratoneta
olimpionica Lucilla Andreucci.
I proventi dell'asta sono stati destinati agli sportelli SOS giustizia
dell`Associazione Libera di don Ciotti.Sossoldi...
Petizione Europea
L' European Cyclists Federation e altre organizzazioni ,che hanno in comune l'obbiettivo di un'etica
della sostenibilita' , hanno promosso una iniziativa europea per la limitazione della velocita' dei mezzi
a motore a 30 km/h o 20 mi/h ,ovunque sia possibile .
Si puo' aderire all'iniziativa sul sito :
http://en.30kmh.eu/
L'obbiettivo e' quello di raggiungere il milione di firme ...
Quindi firmiamo e facciamo firmare il piu' possibile.
martedì 2 luglio 2013
Biciclette a fiumi
Comunicato Fiab
FIAB, PROGETTO SOLIDARIETA’ “BICICLETTE A FIUMI”, PARTE RACCOLTA FONDI
“Biciclette a Fiumi”, il progetto di solidarietà a favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia promosso dalla FIAB insieme al Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana, entra nella fase della raccolta fondi.
Ma cos’è il progetto Biciclette a Fiumi? Molti lo ricorderanno.
Il progetto è nato nei giorni successivi al terremoto che nella primavera dello scorso anno aveva colpito i territori dell’Emilia. Proprio in quella zona la FIAB e il Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana stavano lavorando all’organizzazione del ciclo raduno nazionale FIAB da tenersi nel successivo mese di giugno. Centinaia di soci FIAB sarebbero stati coinvolti su un itinerario che, partendo da Piacenza il 20 giugno, dopo aver toccato Cremona, Parma e Reggio Emilia, avrebbe portato la carovana di cicloescusionisti a Modena il 23. In questa stessa città, in quel fine settimana, si sarebbe dovuto tenere il primo “ Festival internazionale del Cicloturismo culturale“.
Purtroppo le ripetute scosse, i danni ai territori e alle popolazioni resero impraticabile oltre che poco opportuno, confermare il cicloraduno che fu rinviato al mese di giugno di quest’anno.
Tuttavia nei dirigenti e nelle associazioni FIAB scattò il desiderio di fare qualcosa di concreto per testimoniare la vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto.
Come? Nella maniera più normale per la FIAB: dare una mano per realizzare piste e percorsi ciclabili che, collegati ai percorsi di EuroVelo, potessero favorire la mobilità quotidiana in bicicletta quotidiana che, soprattutto, il cicloturismo con l'auspicato rilancio delle economie locali.
Dichiara Bepo Merlin, direttore della FIAB: “Ci siamo impegnati a raccogliere almeno un milione di euro per il completamento dell’opera. Naturalmente per raggiungere questo obiettivo sono stati coinvolti Enti pubblici, alcune banche e alcune grosse aziende emiliane. Alle associazioni Fiab è stato dato un obiettivo ambizioso ma raggiungibile: “minimo mille”, che significa almeno 1.000 euro raccolti da ogni associazione Fiab”.
“La raccolta fondi dovrà essere svolta con ogni mezzo lecito possibile – continua il direttore della FIAB - tuttavia, mi permetto di suggerire di seguire il principio “meglio 1 euro da 1.000.000 di persone che 500.000 da due persone”.
Coinvolgere tante persone, infatti, assolve al duplice compito: raccogliere fondi e pubblicizzare la Fiab.
Più che positive le esperienza già messe in atto da alcune associazioni. “A Verona, ad esempio – racconta Bepo Merlin - è stata attivata una campagna adesioni straordinaria. Chi si iscrive all’associazione veronese nei prossimi mesi, avrà diritto ad uno sconto di 5 euro e dei 15 versati per l’iscrizione, 5 saranno destinati a Biciclette a Fiumi. Si spera, così di arrivare un’altra volta a 2000 soci. Gli amici di Brescia, invece, non hanno perso tempo e hanno organizzato una sottoscrizione a premi".
Un’apposita pagina è stata aperta su Facebook https://www.facebook.com/ BicicletteAFiumi.
Per chiunque volesse effettuare una donazione spontanea è stato aperto un conto corrente bancario dedicato. L'IBAN è IT54 N033 5901 6001 0000 0072 104.
Anche giornali, radio e TV sono invitati a sostenere l’iniziativa.
FIAB, PROGETTO SOLIDARIETA’ “BICICLETTE A FIUMI”, PARTE RACCOLTA FONDI
“Biciclette a Fiumi”, il progetto di solidarietà a favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia promosso dalla FIAB insieme al Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana, entra nella fase della raccolta fondi.
Ma cos’è il progetto Biciclette a Fiumi? Molti lo ricorderanno.
Il progetto è nato nei giorni successivi al terremoto che nella primavera dello scorso anno aveva colpito i territori dell’Emilia. Proprio in quella zona la FIAB e il Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana stavano lavorando all’organizzazione del ciclo raduno nazionale FIAB da tenersi nel successivo mese di giugno. Centinaia di soci FIAB sarebbero stati coinvolti su un itinerario che, partendo da Piacenza il 20 giugno, dopo aver toccato Cremona, Parma e Reggio Emilia, avrebbe portato la carovana di cicloescusionisti a Modena il 23. In questa stessa città, in quel fine settimana, si sarebbe dovuto tenere il primo “ Festival internazionale del Cicloturismo culturale“.
Purtroppo le ripetute scosse, i danni ai territori e alle popolazioni resero impraticabile oltre che poco opportuno, confermare il cicloraduno che fu rinviato al mese di giugno di quest’anno.
Tuttavia nei dirigenti e nelle associazioni FIAB scattò il desiderio di fare qualcosa di concreto per testimoniare la vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto.
Come? Nella maniera più normale per la FIAB: dare una mano per realizzare piste e percorsi ciclabili che, collegati ai percorsi di EuroVelo, potessero favorire la mobilità quotidiana in bicicletta quotidiana che, soprattutto, il cicloturismo con l'auspicato rilancio delle economie locali.
Dichiara Bepo Merlin, direttore della FIAB: “Ci siamo impegnati a raccogliere almeno un milione di euro per il completamento dell’opera. Naturalmente per raggiungere questo obiettivo sono stati coinvolti Enti pubblici, alcune banche e alcune grosse aziende emiliane. Alle associazioni Fiab è stato dato un obiettivo ambizioso ma raggiungibile: “minimo mille”, che significa almeno 1.000 euro raccolti da ogni associazione Fiab”.
“La raccolta fondi dovrà essere svolta con ogni mezzo lecito possibile – continua il direttore della FIAB - tuttavia, mi permetto di suggerire di seguire il principio “meglio 1 euro da 1.000.000 di persone che 500.000 da due persone”.
Coinvolgere tante persone, infatti, assolve al duplice compito: raccogliere fondi e pubblicizzare la Fiab.
Più che positive le esperienza già messe in atto da alcune associazioni. “A Verona, ad esempio – racconta Bepo Merlin - è stata attivata una campagna adesioni straordinaria. Chi si iscrive all’associazione veronese nei prossimi mesi, avrà diritto ad uno sconto di 5 euro e dei 15 versati per l’iscrizione, 5 saranno destinati a Biciclette a Fiumi. Si spera, così di arrivare un’altra volta a 2000 soci. Gli amici di Brescia, invece, non hanno perso tempo e hanno organizzato una sottoscrizione a premi".
Un’apposita pagina è stata aperta su Facebook https://www.facebook.com/
Per chiunque volesse effettuare una donazione spontanea è stato aperto un conto corrente bancario dedicato. L'IBAN è IT54 N033 5901 6001 0000 0072 104.
Anche giornali, radio e TV sono invitati a sostenere l’iniziativa.
Onorevole pedalata
Comunicato Rete mobilità nuova
Cari
amici,
giovedì
20 Giugno, in occasione di quella che è stata definita "onorevole pedalata" o
"emiciclica", sono successe cose importanti. La prima è che siamo riusciti a far
salire su una bici lungo le strade di Roma un pezzo di parlamento, per una
passeggiata di reciproca conoscenza. La seconda è che questo pezzo di parlamento
si è preso carico del disegno di legge per la Mobilità Nuova, e
di lì a poche ore lo ha presentato in conferenza stampa come espressione della
propria visione sulla mobilità. La terza è che, forti di questo impegno
parallelo al cuore delle istitituzioni, possiamo finalmente far partire una
raccolta
firme a sostegno del disegno di legge.
Il
"pezzo" di parlamento che, in vario modo, era con noi giovedì e che vogliamo
ringraziare è composto da Paolo Gandolfi, Antonio Decaro, Ermete
Realacci, Miriam Cominelli, Maria Stella Bianchi, Serena Pellegrino, Umberto
Marroni, Giovanna Sanna, Angelica Saggese, Marco Di Maio, Alfredo Bazoli,
Piergiorgio Carrescia, Diego De Lorenziis, Pippo Civati.
Ma
torniamo sul pezzo che ci interessa di più, quello relativo a voi. E' arrivato
il momento di darsi da fare per raccogliere il maggior numero di firme
possibile a sostegno della Mobilità Nuova. Al link qui sotto trovate
tutti i materiali necessari per partire. Segnalateci su questa
pagina dove siete e quando potete raccogliere le firme. Costituirà una
specie di calendario per rendere pubblico ogni appuntamento e aiutarvi nella
raccolta.
Attivarsi
subito è fondamentale per ottenere:
Più
risorse per il trasporto pubblico e il trasporto non motorizzato.
Più
sicurezza e vivibilità nei centri urbani grazie al limite di velocità a
30 km/h.
Meno
auto in circolazione nelle nostre città, con obiettivi vincolanti di
modal share.
Diamoci
una mossa!
Fenomenologia della società impersonale
Fonte: Aduc
Una volta la sfida era l'esame, oggi e' la vincita al gioco. Stime attendibili affermano che non piu' del 20% degli italiani possiede le competenze minime per orientare e risolvere, attraverso l'uso appropriato della lingua italiana, situazioni complesse e problemi della vita quotidiana. Questo svilimento del capitale culturale si riflette nella crisi endemica di cinema e teatri, accresciuta dalla crisi. Gli individui che compongono la societa' impersonale hanno un'identita' volatile. Cercano prove iniziatiche e sfide per affermare la propria identita', ma anziche' affrontare esami universitari, affrontano avvincenti sfide con i videogiochi o il gioco online. Il 31% dei genitori italiani gioca quotidianamente con i videogiochi anche per piu' di due ore. E oltre il 30% degli adolescenti dichiara di conoscere ragazzi che giocano al poker online. Lo scrive il Censis che oggi ha discusso uno studio dal titolo 'Fenomenologia della societa' impersonale'.
Il corpo - prosegue il Censis - racconta quello che la persona non ha. L'identita' delle persone poggia sempre piu' sull'aspetto estetico. Siamo terzi al mondo per numero di interventi di medicina e chirurgia estetica in rapporto alla popolazione. Nel 2012 in Italia gli interventi di medicina estetica sono aumentati del 24,5%. Quanti non si accontentano di avvicinarsi a canoni di bellezza, spesso omologati dallo star system, ma vogliono trasmettere attraverso il loro corpo qualche tipo di messaggio che li identifichi, hanno a disposizione 900 centri per il tatuaggio (costo variabile da 40 a 2.000 euro l'uno). Ogni settimana aprono in Italia 4 nuovi centri specializzati in tatuaggi. Il fortino della prossimita' (impaurita). A fonte di un reale aumento di estorsioni, minacce, omicidi e tentati omicidi (da 462.000 a 588.000 in 6 anni), crescono le paure collettive. Guidano la classifica quelle per il futuro dei figli e per la disoccupazione, aumenta di 10 punti percentuali quella di essere rapinati in casa. Su tutte svetta la paura del degrado ambientale e la distruzione dell'equilibrio naturale. Per quanto riguarda i figli, si temono incontri pericolosi in rete (pedofili) e bullismo. Cresce il pessimismo sul futuro, anche perche' la gran parte degli italiani prevede un ulteriore slittamento etico: per il 55% aumenteranno le tangenti, come l'evasione fiscale (58,6%) e la pratica di accettare affari di dubbia committenza (59,8%).
Veloci e distratti. I ritmi della vita sono sempre piu' caotici, anche il turn over dei negozi si e' fatto rapidissimo e agli stessi ritmi bruciano i nuovi movimenti politici. Il 68% degli italiani pensa che tra 5-10 anni saremo fortemente condizionati dai ritmi accelerati. Intanto, aumenta il consumo di psicofarmaci: +16,2% di antidepressivi in 6 anni. "Fenomenologia della societa' impersonale" e' l'argomento di cui si e' parlato oggi al Censis, a partire da un testo elaborato nell'ambito dell'annuale appuntamento di riflessione di giugno "Un mese di sociale", giunto alla venticinquesima edizione, dedicato quest'anno al tema "La societa' impersonale". Sono intervenuti il Presidente del Censis Giuseppe De Rita, il Direttore Generale Giuseppe Roma, la responsabile del settore Politiche culturali Elisa Manna, Remo Bodei, Professore di Filosofia presso l'University of California, e Franco Ferrarotti, Professore emerito di Sociologia alla Sapienza Universita' di Roma.
Una volta la sfida era l'esame, oggi e' la vincita al gioco. Stime attendibili affermano che non piu' del 20% degli italiani possiede le competenze minime per orientare e risolvere, attraverso l'uso appropriato della lingua italiana, situazioni complesse e problemi della vita quotidiana. Questo svilimento del capitale culturale si riflette nella crisi endemica di cinema e teatri, accresciuta dalla crisi. Gli individui che compongono la societa' impersonale hanno un'identita' volatile. Cercano prove iniziatiche e sfide per affermare la propria identita', ma anziche' affrontare esami universitari, affrontano avvincenti sfide con i videogiochi o il gioco online. Il 31% dei genitori italiani gioca quotidianamente con i videogiochi anche per piu' di due ore. E oltre il 30% degli adolescenti dichiara di conoscere ragazzi che giocano al poker online. Lo scrive il Censis che oggi ha discusso uno studio dal titolo 'Fenomenologia della societa' impersonale'.
Il corpo - prosegue il Censis - racconta quello che la persona non ha. L'identita' delle persone poggia sempre piu' sull'aspetto estetico. Siamo terzi al mondo per numero di interventi di medicina e chirurgia estetica in rapporto alla popolazione. Nel 2012 in Italia gli interventi di medicina estetica sono aumentati del 24,5%. Quanti non si accontentano di avvicinarsi a canoni di bellezza, spesso omologati dallo star system, ma vogliono trasmettere attraverso il loro corpo qualche tipo di messaggio che li identifichi, hanno a disposizione 900 centri per il tatuaggio (costo variabile da 40 a 2.000 euro l'uno). Ogni settimana aprono in Italia 4 nuovi centri specializzati in tatuaggi. Il fortino della prossimita' (impaurita). A fonte di un reale aumento di estorsioni, minacce, omicidi e tentati omicidi (da 462.000 a 588.000 in 6 anni), crescono le paure collettive. Guidano la classifica quelle per il futuro dei figli e per la disoccupazione, aumenta di 10 punti percentuali quella di essere rapinati in casa. Su tutte svetta la paura del degrado ambientale e la distruzione dell'equilibrio naturale. Per quanto riguarda i figli, si temono incontri pericolosi in rete (pedofili) e bullismo. Cresce il pessimismo sul futuro, anche perche' la gran parte degli italiani prevede un ulteriore slittamento etico: per il 55% aumenteranno le tangenti, come l'evasione fiscale (58,6%) e la pratica di accettare affari di dubbia committenza (59,8%).
Veloci e distratti. I ritmi della vita sono sempre piu' caotici, anche il turn over dei negozi si e' fatto rapidissimo e agli stessi ritmi bruciano i nuovi movimenti politici. Il 68% degli italiani pensa che tra 5-10 anni saremo fortemente condizionati dai ritmi accelerati. Intanto, aumenta il consumo di psicofarmaci: +16,2% di antidepressivi in 6 anni. "Fenomenologia della societa' impersonale" e' l'argomento di cui si e' parlato oggi al Censis, a partire da un testo elaborato nell'ambito dell'annuale appuntamento di riflessione di giugno "Un mese di sociale", giunto alla venticinquesima edizione, dedicato quest'anno al tema "La societa' impersonale". Sono intervenuti il Presidente del Censis Giuseppe De Rita, il Direttore Generale Giuseppe Roma, la responsabile del settore Politiche culturali Elisa Manna, Remo Bodei, Professore di Filosofia presso l'University of California, e Franco Ferrarotti, Professore emerito di Sociologia alla Sapienza Universita' di Roma.
Anche i pedoni si distraggono al cellulare
Fonte Aduc
Il telefonino puo' essere una forte distrazione mentre si e' alla guida, ma puo' provocare incidenti anche ai pedoni che lo usano mentre attraversano la strada. Secondo una ricerca della Ohio State University, pubblicata sulla rivista Accident analysis and prevention, gli incidenti stradali capitati a pedoni che inviavano sms o parlavano al cellulare negli Stati Uniti sono raddoppiati nel giro di cinque anni, dal 2005 al 2010. Le persone finite in ospedale per incidenti provocati da un attraversamento distratto a causa del telefonino sono state 1500, quasi il doppio del 2005, hanno evidenziato gli studiosi che hanno esaminato il database del National Electronic Injury Surveillance System, che monitora quanto accade sulle strade ma non solo. La fascia d'eta' piu' colpita e' risultata essere quella dai 16 ai 25 anni, e l'azione piu' diffusa e' parlare al telefono piu' che inviare sms. I numeri, che gia' di per se' potrebbero essere sottostimati perche' non tutti i pedoni investiti si recano poi in ospedale (e quindi non vengono in qualche modo ''censiti'') sono destinati, secondo lo studio, a crescere ulteriormente entro il 2015.
Il telefonino puo' essere una forte distrazione mentre si e' alla guida, ma puo' provocare incidenti anche ai pedoni che lo usano mentre attraversano la strada. Secondo una ricerca della Ohio State University, pubblicata sulla rivista Accident analysis and prevention, gli incidenti stradali capitati a pedoni che inviavano sms o parlavano al cellulare negli Stati Uniti sono raddoppiati nel giro di cinque anni, dal 2005 al 2010. Le persone finite in ospedale per incidenti provocati da un attraversamento distratto a causa del telefonino sono state 1500, quasi il doppio del 2005, hanno evidenziato gli studiosi che hanno esaminato il database del National Electronic Injury Surveillance System, che monitora quanto accade sulle strade ma non solo. La fascia d'eta' piu' colpita e' risultata essere quella dai 16 ai 25 anni, e l'azione piu' diffusa e' parlare al telefono piu' che inviare sms. I numeri, che gia' di per se' potrebbero essere sottostimati perche' non tutti i pedoni investiti si recano poi in ospedale (e quindi non vengono in qualche modo ''censiti'') sono destinati, secondo lo studio, a crescere ulteriormente entro il 2015.
lunedì 1 luglio 2013
Un nuovo supersito della bicicletta. Auguri di buon lavoro
Comunicato bikeitalia.it
Per capire in
poche parole lo spirito di bikeitalia.it basta dare un’occhiata al video di
presentazione realizzato da Gabriele Salucci: http://vimeo.com/69422433
Dove sono state
realizzate le prime “zone
30”? Chi ha introdotto il tema della moderazione del traffico in Italia e
perché un centro urbano a 30 all’ora è più a misura d’uomo e di bicicletta?
Mentre nel resto d’Europa, dalla Germania
alla Francia, dalla Gran Bretagna ai Paesi Bassi, interventi di “traffic
calming” sono diffusi tra molte amministrazioni, l’Italia è in ritardo. E
l’incidentalità stradale porta via al Belpaese il 2% del PIL.
Interessante,
vero? È solo un piccolo assaggio dell’inchiesta sulle zone 30 in Europa che Bikeitalia.it
pubblicherà nei prossimi giorni. Comincia da questo tema caldo (Parigi ha
annunciato che a settembre questo limite di velocità riguarderò una strada su
tre), l’avventura di Bikeitalia.it, nuovo sito di riferimento per tutti gli
amanti della bicicletta.
Nato dalla
fusione dei tre blog Bicisnob, Piciclisti e Amicoinviaggio, Bikeitalia.it ha l’ambizione di diventare luogo di
incontro e confronto su tutti i temi riguardanti la bicicletta: dalla mobilità
al cicloturismo, dal ciclismo urbano alle gran fondo, dalle alleycat al
freeride, dai messenger alle ciclofficine. Bikeitalia.it al momento della
propria nascita può già contare su oltre 1700 articoli.
Ma il sale di
Bikeitalia.it sono le notizie. Ogni giorno informazioni e approfondimenti dal
mondo delle due ruote a pedali, inchieste su temi d’attualità e filo diretto
con festival, convegni, fiere ed eventi. Bikeitalia.it vuole essere un
osservatorio per guardare la bicicletta sotto diversi punti di vista. Perché
questa cosa funzioni davvero, però, servono occhi e voci molto diverse: la squadra
di Bikeitalia.it, infatti, è composta da blogger, giornalisti e tecnici, tra
cui Paolo Pinzuti, Alberto Fiorillo, Matteo Scarabelli, Francesca Fornario,
Marco Passigato.
Senza
dimenticare i viaggiatori. Perché proprio al viaggio a pedali Bikeitalia.it
dedica un’attenzione particolare con una serie di itinerari consigliati
(completi di mappa, altimetria, traccia gps, riferimenti ufficiali,
segnaletica, ecc…) e mini guide pensate per le diverse tipologie di
viaggiatori, dalla famiglia con bambini alle spedizioni solitarie. In più una
community dedicata al racconto e alla
condivisione delle esperienze di viaggio, allo scambio di consigli e
itinerari e alla ricerca di compagni d’avventura.
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