La nostra immaginazione è già naturalmente interattiva
"Ora, però, seguendo il pensiero di Dewey, ci si chiede se destinarsi a
vivere in un mondo già pre-processato non muti l'essenza profonda
dell'esperienza umana, ovvero se «un eccesso di delega tecnica nei confronti
dei dispositivi nei quali si prolunga la sensibilità umana non comporti
un'interruzione del carattere genuinamente interattivo della nostra relazione
con l'ambiente".
articolo di Anna Li Vigni; fonte e articolo completo: Il Sole-24 ore
Recensione al libro di Pietro Montani, Tecnologie della sensibilità. Estetica e immaginazione interattiva, Raffaello Cortina, Milano, 2014.
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