domenica 30 aprile 2017


"Un dato spesso trascurato è che le automobili rappresentano una fetta relativamente ristretta della crescita globale della domanda di petrolio, che nei prossimi decenni deriverà per la maggior parte da ambiti diversi, soprattutto il trasporto, escluse le automobili e il petrolchimico. Spedizioni, aviazione e trasporto pesante su gomma sono destinati a crescere notevolmente, per via dell’aumento del reddito nei mercati emergenti e di una loro maggiore integrazione nell’economia mondiale. Dal 2009, ad esempio, il numero di passeggeri aerei è cresciuto del 50 percento. Nel complesso, la produzione di beni di consumo moderni, a partire da televisori e frigoriferi ad auto elettriche, è diffusa in diversi continenti e in qualsiasi settore grazie a motori a combustione interna. L’altro grande propulsore della forte domanda di petrolio nei prossimi anni sarà quello che oggi è il simbolo più evidente della vita moderna: la plastica. Quarant’anni di sforzi sociali e politici per stimolare il riciclo degli imballaggi, ad esempio, non sono riusciti ad eliminare più di un anno dalla crescita media della domanda di plastica. La crescita della domanda di prodotti petrolchimici da sola è superiore alla riduzione che ci aspettiamo dall’aumento dei veicoli elettrici. Tutto sommato ciò spiega perché secondo le politiche attuali riteniamo che la crescita previsionale della domanda di petrolio sia destinata a rimanere robusta ancora per diversi anni".

Da Lazlo Varro, "Correre per rimanere fermi", rivista Oil. L'articolo completo è qui.

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