mercoledì 14 ottobre 2015

Logistic performance index: riguarda anche le ciclabili

La parola chiave è Logistic performance index, un parametro per misurare l'efficienza della logistica in un dato Paese. Il Centro studi di Confcommercio, in una ricerca presentata al Forum internazionale Conftrasporto, ha calcolato che se l'Italia avesse un indice Lpi pari a quello della Germania, nello scorso anno, avrebbe avuto 42 miliardi di euro in più sul Pil (+2,8% del totale). Una carenza che si è tradotta, in termini di mancata crescita, in una "tassa occulta" di 700 euro per ogni italiano.

Il rapporto, realizzato dal centro studi di Confcommercio in collaborazione con Isfort, parte dal fatto che l'inefficienza della logistica e del sistema dei trasporti è originata da tre tesi: l'inadeguatezza
infrastrutturale, la scarsa accessibilità materiale e digitale e la mancanza di un'efficace politica della logistica.
Tutto ciò riguarda anche la carenza di percorsi dedicati alla bicicletta nel nostro Paese. Se si potesse andare in bici al lavoro o effettuare un efficace bici+treno, lo farei, eccettuando gli eroismi quotidiani. 

Nelle classifiche sulla competitività delle infrastrutture di trasporto, l'Italia, rispetto agli altri paesi europei, si posiziona al 15esimo posto nelle ferrovie, al 17esimo nel trasporto su strada, al 19esimo posto nel sistema portuale e addirittura al 21esimo posto in quello aeroportuale. Nella  classifica per la mobilità ciclistica l'Italia è collocata molto più in basso. La burocrazia nel sistema della logistica ha un impatto rilevante: se in Italia i giorni medi necessari per le operazioni di export/import di merci nei porti sono 18,5, questi scendono a 9,5 in Spagna, 8,5 in Belgio, 8,1 in Germania e 6,5 in Olanda. In particolare, un  peso preponderante riguarda la documentazione necessaria che nel nostro paese si porta via 10,5 giorni. Tutto ciò ha riflessi diretti sull'inefficienza logistica: difatti dal 2002 al 2013 il porto di Genova è cresciuto del 3,1% e quello di La Spezia del 54,7%, i loro diretti concorrenti spagnoli hanno mostrato incrementi del 137,6% per Valencia e del 51,2% per  Barcellona.

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