martedì 30 dicembre 2014

Fat bike, grosso problema: in montagna andateci a piedi!

Anche il Cai prende posizione contro le fat bike. Il loro uso crescente sulla neve produce danni e rischi 


La discesa in bici sulla neve è la nuova moda.
«La montagna non è un luna park», dichiara Massimo Casagrande, presidente del Cai di Auronzo. Come spesso accade, i pionieri sono più interessanti dei fenomeni di massa. L'idea venne per la prima volta a un verde trentino che discese il Monte Rosa con un Rampichino. Ricordiamo anche Mariano Pettavino, che nel 1990 realizzò i primi itinerari sulla neve in mountain bike, ma con ruote normali, il che è più faticoso, ovviamente.  
La fat bike ha una storia lunga. Già negli anni trenta del novecento vennero approntati velocipedi dalle prestazioni particolari, dotati di ruote molto larghe. Ovvio che erano lenti e molto ammortizzati, per cui si adattavano a usi speciali. 
  
Bici del 1932 (Fonte Wikipedia/ Currys Ltd)

Se dovete trovare un'alternativa allo sci, andate a piedi. 

Alcuni operator offrono spostamenti in quota per le bici a ruota grossa. Grosso errore.

"Un fenomeno che è meglio fermare sul nascere", secondo il blog Rotazioni Lab.

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