Nuovo Codice della Strada, per Adoc
deve porre più attenzione a pedoni e sicurezza stradale
Roma, 29 settembre 2014 – Il
nuovo Codice della Strada dovrà necessariamente prevedere più attenzione verso i
pedoni e la sicurezza stradale, in particolare per quanto concerne i controlli
sui pullman, troppo spesso causa di incidenti.
“Il nuovo Codice deve
focalizzarsi sulla tutela dei pedoni e più in generale sull’aumento della
sicurezza stradale, in particolare nelle zone urbane – dichiara Lamberto
Santini, Presidente dell’Adoc – in questo senso limitare la velocità di
circolazione a 30 km/h nei centri urbani, che abbasserebbe il tasso di mortalità
al 30% dal 70%, sarebbe una soluzione auspicabile, considerando che circa il 15%
di tutte le vittime della strada sono pedoni, che insieme ai ciclisti sono gli
utenti più vulnerabili; così come revocare e non sospendere la patente in caso
di incidenti gravi; predisporre una maggiore e migliore illuminazione sulle
strade urbane e extraurbane, in particolare presso gli incroci; prevedere
controlli più stringenti e continui sui pullman, troppo spesso causa di
incidenti fatali. Ma soprattutto è fondamentale infondere negli
automobilisti, soprattutto più giovani e neopatentati, la consapevolezza delle
loro azioni, delle regole, dei diritti e doveri, invitandoli a guidare con
prudenza e coscienza. In questo senso condividiamo pienamente quanto espresso
dal capo della Polizia di Stato Sgalla. E’ ancora troppo alto il numero delle
vittime della strada in Italia, nel 2012 ci sono stati 62 incidenti per milione
di abitanti, contro i 55 della media europea, il 7% in più, una piaga da
estirpare, che va affrontata con tutti i mezzi a disposizione. Non è accettabile
che in Germania il numero di incidenti sia inferiore del 40% rispetto all’Italia
o che in Francia le vittime siano il 10% di meno. In tal senso ricordiamo ai
consumatori la sussistenza del Fondo
di Garanzia per le Vittime della Strada, amministrato dalla Consap, che
interviene a supporto delle vittime risarcendo i danni subiti fino a 5 milioni
di euro per danni a persona per sinistro”.
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