martedì 30 settembre 2014

Comunicato Adoc

Nuovo Codice della Strada, per Adoc deve porre più attenzione a pedoni e sicurezza stradale
Roma, 29 settembre 2014 – Il nuovo Codice della Strada dovrà necessariamente prevedere più attenzione verso i pedoni e la sicurezza stradale, in particolare per quanto concerne i controlli sui pullman, troppo spesso causa di incidenti.
“Il nuovo Codice deve focalizzarsi sulla tutela dei pedoni e più in generale sull’aumento della sicurezza stradale, in particolare nelle zone urbane – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – in questo senso limitare la velocità di circolazione a 30 km/h nei centri urbani, che abbasserebbe il tasso di mortalità al 30% dal 70%, sarebbe una soluzione auspicabile, considerando che circa il 15% di tutte le vittime della strada sono pedoni,  che insieme ai ciclisti sono gli utenti più vulnerabili; così come revocare e non sospendere la patente in caso di incidenti gravi; predisporre una maggiore e migliore illuminazione sulle strade urbane e extraurbane, in particolare presso gli incroci; prevedere controlli più stringenti e continui sui pullman, troppo spesso causa di incidenti fatali.  Ma soprattutto è fondamentale infondere negli automobilisti, soprattutto più giovani e neopatentati, la consapevolezza delle loro azioni, delle regole, dei diritti e doveri, invitandoli a guidare con prudenza e coscienza. In questo senso condividiamo pienamente quanto espresso dal capo della Polizia di Stato Sgalla. E’ ancora troppo alto il numero delle vittime della strada in Italia, nel 2012 ci sono stati 62 incidenti per milione di abitanti, contro i 55 della media europea, il 7% in più, una piaga da estirpare, che va affrontata con tutti i mezzi a disposizione. Non è accettabile che in Germania il numero di incidenti sia inferiore del 40% rispetto all’Italia o che in Francia le vittime siano il 10% di meno. In tal senso ricordiamo ai consumatori la sussistenza del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, amministrato dalla Consap, che interviene a supporto delle vittime risarcendo i danni subiti fino a 5 milioni di euro per danni a persona per sinistro”.

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