Paul Budnitz |
martedì 30 settembre 2014
Budnitz Bikes
Comunicato Adoc
Nuovo Codice della Strada, per Adoc
deve porre più attenzione a pedoni e sicurezza stradale
Roma, 29 settembre 2014 – Il
nuovo Codice della Strada dovrà necessariamente prevedere più attenzione verso i
pedoni e la sicurezza stradale, in particolare per quanto concerne i controlli
sui pullman, troppo spesso causa di incidenti.
“Il nuovo Codice deve
focalizzarsi sulla tutela dei pedoni e più in generale sull’aumento della
sicurezza stradale, in particolare nelle zone urbane – dichiara Lamberto
Santini, Presidente dell’Adoc – in questo senso limitare la velocità di
circolazione a 30 km/h nei centri urbani, che abbasserebbe il tasso di mortalità
al 30% dal 70%, sarebbe una soluzione auspicabile, considerando che circa il 15%
di tutte le vittime della strada sono pedoni, che insieme ai ciclisti sono gli
utenti più vulnerabili; così come revocare e non sospendere la patente in caso
di incidenti gravi; predisporre una maggiore e migliore illuminazione sulle
strade urbane e extraurbane, in particolare presso gli incroci; prevedere
controlli più stringenti e continui sui pullman, troppo spesso causa di
incidenti fatali. Ma soprattutto è fondamentale infondere negli
automobilisti, soprattutto più giovani e neopatentati, la consapevolezza delle
loro azioni, delle regole, dei diritti e doveri, invitandoli a guidare con
prudenza e coscienza. In questo senso condividiamo pienamente quanto espresso
dal capo della Polizia di Stato Sgalla. E’ ancora troppo alto il numero delle
vittime della strada in Italia, nel 2012 ci sono stati 62 incidenti per milione
di abitanti, contro i 55 della media europea, il 7% in più, una piaga da
estirpare, che va affrontata con tutti i mezzi a disposizione. Non è accettabile
che in Germania il numero di incidenti sia inferiore del 40% rispetto all’Italia
o che in Francia le vittime siano il 10% di meno. In tal senso ricordiamo ai
consumatori la sussistenza del Fondo
di Garanzia per le Vittime della Strada, amministrato dalla Consap, che
interviene a supporto delle vittime risarcendo i danni subiti fino a 5 milioni
di euro per danni a persona per sinistro”.
sabato 27 settembre 2014
Albano Marcarini ha scritto un nuovo libro. Le strade, i passi, le montagne hanno una storia, soprattutto se si le salie si eprcorrono in bicicletta. Nel libro tante immagini, foto, dettagliate cartine e qualche bell’acquerello, una tecnica in cui Albano eccelle. Insomma, un libro fatto con il giusto trasporto sentimentale. Altrimenti in salita non ci si va proprio.
ALTI PASSI, GRANDI SALITE
Le 26 più belle sfide in bicicletta sulle Prealpi e le Alpi di Lombardia, Canton Ticino e Grigioni.
Ediciclo editore (29 euro, 240 pagine di grande formato). È anche il primo libro della collana ‘I libri di Cycle!’
Il book trailer si trova qui.
E se proprio pensate che tutte le strade siano in salita… potete sempre regalarlo a un vostro amico a Natale.
Comunicato pendolari FR8
A nome della parte di
popolazione della linea Roma-Nettuno che ha scelto uno stile di vita più
sostenibile, prediligendo come mezzo di trasporto il treno (nonostante le
politiche nazionali disincentivanti), voglio esprimere tutta la nostra
solidarietà al capotreno che venerdì 19 settembre alle 18 del pomeriggio, poco
prima della partenza del treno Reg.12212 da Nettuno, ha subìto una assurda
aggressione da parte di un gruppo di ragazzi di Anzio (non extracomunitari, né
stranieri, né rom). Esprimiamo altresì il nostro sconcerto, la nostra vergogna,
la nostra disapprovazione per l'ingiusto e violento gesto nei confronti di quel
lavoratore che pacificamente espletava il suo dovere in servizio, con l'augurio
di una completa (anche psicologicamente) guarigione.
Mi sia
concessa una breve riflessione, avendo vissuto il misfatto in diretta, poiché,
atteso ignara (e con una rabbia incontenibile) per un'ora e mezza ad Aprilia un
treno per tornare a Roma la sera per un impegno, e salita sul primo treno utile
dopo quello soppresso, ho appreso con incredulità la notizia da una nonna
allibita, che aveva assistito alla scena e che mi chiedeva cosa ne stiamo
facendo dei nostri figli...
Ho
poi trovato sul web lapidari comunicati in merito.
Mi
sembra un'ulteriore ingiustizia circoscrivere quell'episodio nelle quattro righe
che, probabilmente, ai più che quel giorno non hanno perso la salute, la
tranquillità, il treno, gli impegni, .... sono sfuggite.
E'
vero, quei ragazzi hanno causato interruzione di servizio pubblico, oltraggio a
pubblico ufficiale, mancato soccorso al ferito, trasgressione del regolamento di
viaggio...ma sono stati messi in condizione di farlo da due fattori:
1)
la totale assenza di educazione, di esempi virtuosi, di senso civico: quei
ragazzi sono figli della barbarie in cui versa il nostro Paese, dove per oltre
un ventennio è stata azzerata la morale, la cultura, la Politica a servizio del
pubblico e il senso civico, a favore di chi ha speculato a vantaggio del proprio
losco potentato economico;
2) a
fronte di questi frequenti episodi, Trenitalia SpA, pur sapendolo e pur non
perdendo occasione di fare comunicati per mettere in cattiva luce la nostra
linea, alimentando una campagna di contrapposizione tra ferrovieri e pendolari
come mai prima avvenuto, non ha mai voluto prendere provvedimenti in merito
(fatto salvo il breve periodo di marketing di immagine andato in onda questa
estate, con ricorso a squadre armate di scorta, pagate con denaro pubblico),
nonostante che da anni il nostro comitato richieda il ripristino di 2
controllori oltre il capotreno e il macchinista, soprattutto sulla nostra linea,
dove circolano treni doppio piano ad 8 convogli, e dove nel tratto Nettuno
- Campo di Carne c'è una fermata in media ogni 2 km.
Come
dovrebbe fare in tali condizioni il capotreno ad assolvere a tutte le sue
mansioni e contemporaneamente occuparsi della controlleria e della sicurezza a
bordo?
Tanto
più che a seguito della vicenda, in una nota diramata il 19 u.s. i sindacati
CGIL-CISL-UIL-UGL di categoria invitano il personale di bordo a restare in
cabina di guida durante la corsa, a tutela della propria incolumità. Se dunque
il responsabile della nostra sicurezza non è sicuro in treno, al punto di dover
rimanere chiuso in cabina, ci domandiamo come, secondo i suddetti sindacati, si
dovrebbe garantire la sicurezza dei viaggiatori.
L'incuria
e l'abbandono in cui inoltre versano le nostre stazioni, in particolare quella
di Nettuno, dove continuamente i nostri treni sono oggetto di vandalismo
notturno indisturbato, l'ultimo poche ore dopo l'aggressione, sono la firma di
come FS gestisce il servizio ferroviario: preferisce procurare
quotidiani disservizi alla popolazione e danni ai propri dipendenti piuttosto
che investire lungimirantemente nella prevenzione e nella sicurezza delle
infrastrutture del servizio
pubblico (dato che per quanto riguarda il servizio TAV non si fanno mancare
nulla!).
In
tutto questo, i sindacati, i sindaci e la Regione da che parte stanno?
Rosalba
Rizzuto
Comitato
pendolari FR8a Carrozza
Giretto d'Italia 2014
Comunicato Legambiente, 24/09/2014
Giretto d’Italia 2014: Le magnifiche 12
avanguardie della ciclabilità in Italia.
Sono Bolzano, Padova e Reggio Emilia le
regine della quarta edizione del Giretto
d’Italia,
il Campionato della ciclabilità urbana di
Legambiente, Fiab, Città in bici
Oltre 11.500 bici hanno attraversato i
“varchi” nelle 12 città che hanno aderito alla sfida
A Bolzano il maggior numero assoluto di
ciclisti: passano dai varchi più di 14 bici al minuto
Il Giretto
d’Italia 2014 era inserito tra le iniziative della
“Settimana
europea della mobilità sostenibile”
e rientrava
tra gli eventi del circuito VeloLove, festival permanente dei ciclisti urbani
Bolzano, Padova e Reggio Emilia sono le tre città che, ieri, si sono
aggiudicate la maglietta rosa del quarto Giretto d’Italia, il Campionato
nazionale della ciclabilità urbana
organizzato dalle amministrazioni comunali insieme a Legambiente, Fiab e Città in bici in 12 comuni. La sfida si
è svolta venerdì scorso, 19 settembre, monitorando in un normale giorno lavorativo, quanti mezzi a
pedali hanno varcato i check-point allestiti per l’occasione in vari punti dei
comuni che hanno aderito all’iniziativa. Il conteggio, effettuato nell’arco
delle due ore stabilite, ha permesso di evidenziare la città con maggior numero
assoluto di ciclisti in circolazione nei punti controllati.
In generale sono passati
attraverso i varchi, nelle 12 città
aderenti alla sfida, oltre 11mila e 500 ciclisti e sono molti i
comuni che hanno incrementato notevolmente la ciclo mobilità.
Bolzano è in testa grazie a numeri di
passaggi assoluti di bici molto alti in entrambi i varchi scelti. In tutto più
di 14 bici al minuto hanno passato i punti di controllo allestiti a Bolzano. Ma
anche Padova, Reggio Emilia, Venezia Mestre e Ferrara meritano una segnalazione per
avere ampiamente superato le 10 biciclette al minuto passate dai varchi
controllati. Anche Genova, che nei
numeri non eccelle affatto, mostra però, in una realtà oggettivamente difficile
per le due ruote a pedali, un chiaro incremento della ciclabilità urbana
rispetto alle esperienze monitorate negli ultimi anni, anche grazie ad una
maggiore attenzione e pianificazione del comune.
“Le novità più importanti di
questa quarta edizione del Giretto d’Italia – hanno sottolineato Legambiente, Fiab e Città in bici – sono state
sostanzialmente due. La prima è stata la spontaneità e la convinzione con la
quale le dodici città partecipanti hanno aderito al nostro invito a questa nuova
edizione del “giretto”. La seconda è stata la scelta di conteggiare solo ed
esclusivamente le bici in ingresso città nei due varchi scelti dalle
amministrazioni per i monitoraggi.
I risultati ottenuti dai
monitoraggi hanno confermato che tutte le 12 città partecipanti rappresentano il
meglio delle esperienze urbane del nostro Paese per quel che concerne la
mobilità ciclabile: la serie A della ciclabilità urbana.
Questa quarta edizione ha infatti
confermato un crescente interesse di cittadini e soprattutto amministratori,
verso sistemi di mobilità alternativa e sostenibile in ambito urbano. La bici
inizia ad essere percepita come realmente competitiva e alternativa all’auto
privata. Nelle città dove si investe su ciclabilità e sicurezza, limitando al
contempo l’abuso dell’auto, è possibile ottenere risultati straordinari come
quelli delle città vincitrici di questa quarta edizione del Giretto d’Italia. Un
segnale importante per gli amministratori - concludono le associazioni - che hanno
il compito di ridisegnare la mobilità urbana e che possono, proprio favorendo
l’uso delle bicicletta, liberare le nostre città da ingorghi e
inquinamento.
Va ricordato che il monitoraggio
del Giretto d’Italia ha un valore
simbolico e che la diversità delle città in gara in termini di urbanistica,
densità abitativa e dinamiche di traffico rende complesse le valutazioni.
Giretto d’Italia 2014 - Classifica
finale
(Passaggi assoluti di
bici)
Città
|
Check
point 1
|
Bici
|
Check
point 2
|
Bici
|
Bici
totali
|
BOLZANO
|
v.le
Trieste
|
808
|
San
Quirino
|
898
|
1706
|
PADOVA
|
San
Francesco
|
1280
|
Bassanello
|
261
|
1541
|
REGGIO
EMILIA
|
p.ta San
Pietro
|
860
|
p.ta
Castello
|
585
|
1445
|
VENEZIA
Mestre
|
Dante
|
1019
|
Miranese
|
358
|
1377
|
FERRARA
|
Cassoli
|
237
|
Bologna
|
1089
|
1326
|
PESARO
|
Cardinale
Massaia
|
622
|
Ponte
Vecchio
|
300
|
922
|
RAVENNA
|
Randi
|
509
|
Rubicone
|
250
|
759
|
BOLOGNA
|
Matteotti
|
470
|
San
Donato
|
283
|
753
|
TRENTO
|
tre
novembre
|
440
|
via
Vannetti
|
206
|
646
|
TORINO
|
Lungo Dora
Savona
|
251
|
c.so
Francia
|
272
|
523
|
CARPI
|
C.so
Fanti
|
235
|
Gobetti
|
215
|
450
|
GENOVA
|
XX
settembre
|
35
|
Gramsci
|
40
|
75
|
Bici
Totali
|
11523
|
giovedì 25 settembre 2014
Comunicato Fiab Ciclobby, Milano
Segnaliamo l'intervento del presidente di Fiab Milano Ciclobby pubblicato su ArcipelagoMilano
Da qualche mese è in discussione al Parlamento la riforma del Codice della Strada finalizzata a dare, negli intenti dichiarati dal legislatore, maggiore attenzione alla mobilità sostenibile, alla pedonalità, alla ciclabilità.
Tra le misure proposte, vi è quella di regolamentare il “senso unico eccetto bici”, ovvero la possibilità di far circolare, a determinate condizioni, le biciclette nei due sensi su strade a senso unico per gli altri veicoli.
Questa norma è stata respinta in Commissione alla Camera, poco prima della pausa estiva, sulla base di un emendamento di una parlamentare di Scelta civica, privo di motivazione e senza che risulti traccia di discussione. Si è poi innescato un dibattito mediatico perlomeno approssimativo nei contenuti, in cui anche il ministro Lupi si è sentito di dire la sua, bocciando la proposta senza peraltro aver cura di documentarsi. Né è mancato chi ha affermato che una simile norma non può funzionare da noi perché è lontana dalla cultura del nostro paese.
Ma la delicata materia della sicurezza stradale può essere governata con le mere opinioni? O non appare invece necessario rispondere alle critiche e ai commenti in modo oggettivamente fondato?
Dal punto di vista delle regole, giova ribadire che il senso unico eccetto bici (Double sens cyclable, Contraflow cycling o Radfahren gegen die Einbahnstraße o Sens Unique Limité o BEV/beperkt eenrichtingsverkeer, secondo le denominazioni assunte nei vari ordinamenti) esiste in tutta Europa, e funziona con successo da anni. In Germania le prime applicazioni risalgono addirittura alla fine degli anni Ottanta; a Parigi è in corso dal 2010. Ma l’Italia si rifiuta di fare proprie le migliori esperienze degli altri paesi in fatto di mobilità e di sicurezza stradale.
La richiesta di introdurre il "senso unico eccetto bici" è stata avanzata da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), da FIAB e altre associazioni ciclistiche e ambientaliste per la “Mobilità nuova”, con il preciso obiettivo di incrementare lo sviluppo della ciclabilità nei nostri centri urbani, allineando l’Italia ai paesi europei.
Praticamente, si tratta di consentire ai ciclisti di procedere nel senso inverso a quello delle auto, in presenza di alcune condizioni - nelle zone a 30 km/h e su strade a senso unico sufficientemente larghe - ma sempre a discrezione dell’Amministrazione locale. Tale “eccezione” deve essere regolata da un’apposita e chiara segnaletica.
Questa misura di governo del traffico, che integra e non esaurisce certamente le politiche a sostegno della mobilità dolce, presenta molti vantaggi.
Innanzitutto, crea percorsi più brevi e diretti per il ciclista, così di fatto incentivando e favorendo l’utilizzo della bici per gli spostamenti in città. Consente poi ai ciclisti di evitare strade principali che siano maggiormente trafficate o pericolose. Inoltre, grazie al contatto visivo degli utenti della strada che la reciproca visibilità garantisce, favorisce condizioni di migliore sicurezza. Il provvedimento costituisce altresì una misura di completamento a basso costo della rete ciclabile esistente, come elemento di raccordo di zone a traffico moderato, zone pedonali, piste, corsie ciclabili, creando dunque le condizioni per una maggiore permeabilità ai ciclisti attraverso la città.
A fronte di questi numerosi e oggettivi benefici vi è chi si accanisce nella ricerca di problemi alle soluzioni, e non viceversa.
Una delle obiezioni più frequenti è che il “senso unico eccetto bici” metta in pericolo i ciclisti.
I numeri però dicono altro. E’ bene sapere, infatti, che in Italia l’80% degli incidenti con investimento di ciclisti è laterale, mentre solo l’8% è di tipo frontale. Di questi, la percentuale che avviene nelle zone 30 è irrilevante. Al contrario, il 60% degli incidenti ai ciclisti in città avviene in corrispondenza degli incroci, e di questi addirittura la metà in incroci segnalati. Ciò conferma senza possibilità di equivoco che non è il semaforo a proteggere il ciclista, ma la velocità ridotta e la visibilità.
Per citare un caso emblematico, a Bruxelles, dove il “controsenso ciclabile” è ammesso sulla quasi totalità delle strade a senso unico – per uno sviluppo lineare di circa 400 km -, il 95% degli incidenti che hanno coinvolto ciclisti è avvenuto su strade prive di "controsenso ciclabile" e solo il 5% su strade che invece lo prevedono. Di questo 5%, inoltre, solo la metà procedeva ‘controsenso’. Questi dati negano quindi in modo netto una evidenza statistica di maggiore pericolosità del senso unico eccetto bici.
D’altronde, ci sono anche città italiane, come Bolzano, Reggio Emilia, Ferrara, Lodi, Padova che hanno già introdotto in via sperimentale questo provvedimento con innumerevoli vantaggi: a Reggio Emilia, ad esempio, l’uso della bicicletta è aumentato del 9% e l’incidentalità in generale è diminuita del 6%.
Però, una volta smontato l’argomento sicurezza, ecco che i cercatori di problemi invocano l’alibi della diversità culturale italiana: “rassegnatevi, la nostra situazione è diversa: da noi manca il senso civico”.
Facciamo sempre molta attenzione quando vengono proposti argomenti concernenti la “diversità”.
Altrove la cultura è diversa... le città sono diverse... la situazione è diversa... le risorse sono diverse... gli spazi sono diversi…
Dietro questi concetti si nascondono spesso, in modo più o meno consapevole, degli alibi di chi in realtà non vuole cambiare nulla: questo è il vero problema politico, in Italia.
E’ evidente che il cambiamento richiede anche lo sforzo di uscire dal rassicurante perimetro delle proprie abitudini. Ma la storia recente ci è decisamente di aiuto.
Chi avrebbe mai detto che, in Italia, si sarebbe smesso di fumare nei locali pubblici? Eppure è successo.
Chi avrebbe creduto che avremmo fatto la raccolta differenziata? Eppure... E, proprio nel campo della mobilità, che dire dell’uso delle cinture di sicurezza e del casco per la moto?
Allora, respingiamo al mittente l’alibi della “cultura”, che, senza ragionevolezza, costringe il nostro Paese a restare fermo in una posizione di retroguardia. E pensiamo, più correttamente, a come cambiare le modalità di partecipazione e coinvolgimento della politica. I cittadini sono spesso molto più avanti dei loro rappresentanti.
Noi, dopo anni di discussioni sterili, non possiamo più attendere.
Eugenio Galli (presidente Fiab Milano Ciclobby)
lunedì 22 settembre 2014
Colbrelli, un operaio ai Mondiali
«Sto coi piedi per terra. Quando il c.t. [Cassani] dice che ho preso le cose con un po' di superficialità ha perfettamente ragione. Ma adesso ho tanta grinta e motivazioni. Ho lavorato un anno in fabbrica, adesso faccio quello che mi piace e che ho sempre desiderato: voglio odermi questi anni magici e migliorare ancora tanto».
Sonny Colbrelli, convocato nella nazionale italiana per i Mondiali di ciclismo 2014 che si svolgono domenica prossima.
Sonny Colbrelli, convocato nella nazionale italiana per i Mondiali di ciclismo 2014 che si svolgono domenica prossima.
domenica 21 settembre 2014
Social Street Palermo, un'esperienza davvero interessante
Social
Street Palermo è ufficialmente uno strumento di partecipazione
per la città
di Palermo
Nella relazione annuale del comune di Palermo di cui all’art. 17 della L.R. 7/92 si legge che
‘L'amministrazione ha messo a disposizione spazi e strumenti al fine di avviare l'attività delle Social Street, luoghi virtuali di comunicazione e di partecipazione alle scelte di governo. Tutto ciò nel rispetto dell’autonomia che tale strumento di partecipazione e coinvolgimento deve avere. L’amministrazione ha scelto di mettersi in ascolto delle istanze che vengono avanzate dall’attività delle social street.’
Un grande risultato per la rete di cittadini che si è attivata da pochissimo tempo (marzo 2014) e ha dimostrato di essere uno strumento efficace di partecipazione volontaria.
Social Street Palermo ha consentito in pochi mesi alla cittadinanza di interagire in modo semplice e veloce. Ha migliorato l’efficienza e la qualità di alcune zone sperimentando nuovi modelli di aggregazione tramite le nuove tecnologie. Alcune azioni sono anche state agevolate dagli amministratori che si sono resi disponibili e aperti alle richieste dei cittadini.
Social Street Palermo è una metodologia che utilizza i social network per aggregare le persone tramite la localizzazione. È un’idea di condivisione innovativa rivolta a tutti i cittadini. È un mezzo apartitico, libero, sociale e solidale, una comunità partecipativa che sta sviluppando iniziative per la città.
L’aggregazione dei cittadini avviene in maniera spontanea. Chi vuole aderire a Social Street Palermo lo può fare liberamente e velocemente. Basta controllare sul sito www.socialstreetpalermo.it se esiste già una social street nella zona, in caso contrario si può creare un gruppo su Facebook e invitare i propri vicini, segnalando il gruppo creato alla pagina web o alla pagina Facebook, in poco tempo la notizia si diffonderà sul web e sui social media creando un effetto virale.
Il progetto Social Street Palermo sviluppa l’attenzione su un tema prettamente culturale, ovvero la diffusione e la valorizzazione della ‘bellezza’. Bellezza è amare gli spazi comuni, tenere pulito, abbellire l’arredo urbano, coinvolgere tutti i cittadini in un modo di vivere che rende felici.
A luglio è nata grazie all'agenzia di comunicazione Altraforma l’app ‘Palermo Pulita’ che consente di migliorare la questione rifiuti in città in modo semplice e intuitivo. Attraverso tre passaggi ‘Clicca’, ‘Scatta’, ‘Segnala’ una foto geolocalizzata della segnalazione viene caricata sul server in modo totalmente anonimo. Si potrà scegliere se segnalare: Discarica abusiva, Rifiuto pericoloso, Rifiuto urbano o Danni all’arredo urbano. I dati statistici raccolti dalle segnalazioni degli utenti, verranno mostrati sotto forma di “density map” per capire quale zona è più sporca o disagiata. Grazie a un accordo con la Rap le zone bonificate verranno eliminate di volta in volta dalla mappa visibile sul sito. In arrivo anche la versione per dispositivi apple grazie alla collaborazione di Push civic Startup.
Lo spazio comune per i social streeters è un prolungamento di casa propria, insieme si coltiva la cultura del bello e la creazione di valore dalle infinite risorse disponibili: monumenti storici, mare, natura, cultura millenaria.
Dal principio della valorizzazione della bellezza è nata l’ultima azione, in ordine di tempo: la nascita di un gruppo di partecipazione per la valorizzazione del percorso Arabo- Normanno candidato a entrare a far parte del patrimonio dell’umanità Unesco.
Il gruppo si impegna a creare iniziative per valorizzare il percorso arabo-normanno in modo che esso diventi concretamente patrimonio conosciuto e amato da palermitani e non.
Tante le azioni previste, la prima Il 22 settembre quando arriveranno a Palermo i commissari dell'Unesco che dovranno accettare o meno la nostra candidatura a patrimonio dell’umanità.
Oggi la prima stampante 3-D in orbita
La NASA ha lanciato una capsula Dragon contenente rifornimenti e materiali per la ISS, Stazione spaziale internazionale. Purtroppo ci sono 20 topi da vivisezionare, per cui invitiamo gli astronauti alla disobbedienza civile. Le ragioni della scienza non possono giustificare questo atto di crudeltà in orbita. Ci sarà nel carico anche una stampante 3-D prodotta dall'azienda Made in Space che servirà in futuro per costruire pezzi di ricambio direttamente nello spazio.Cominceranno i primi esperimenti con plastica morbida, in futuro si potranno produrre oggetti in plastica più dura.
Dicono i realizzatori della stampante: “We really can't afford to bring everything we need for an indefinite amount of time. We'll need to get to the point where we can make things that we need as we go.”
More info here.
Uno dei collaudi a gravità zero della stampante 3-D |
More info here.
Manifestazione contro il riscaldamento globale. Domenica 21 settembre. Roma, Colosseo, ore 15
Comunicato Avaaz
21.9.2014 15:00
Colosseo, 00184 Roma, Italia
Roma, Lazio
Roma, Lazio
Domenica 21 settembre ci sarà una mobilitazione mondiale: migliaia di eventi, centinaia di migliaia di persone in piazza in tutto il pianeta per mandare un messaggio chiaro e enorme ai capi di governo di tutto il mondo, che si riuniranno a New York al Summit d'emergenza dell'ONU sul clima.
Obiettivi della giornata:
***consegnare alle istituzioni italiane una petizione globale per chiedere l'obiettivo del 100% di energia pulita;
***mandare foto e video a New York, dove si terrà l'evento principale proprio davanti agli occhi dei leader di tutto il pianeta, e far vedere che ci siamo tutti!
Ecco il programma dettagliato della giornata della marcia
ORE 15 :
appuntamento al Colosseo (nella zona tra Colosseo e Arco di Costantino) per formare un grande cuore verde simbolo della marcia mondiale. Sarà realizzata una foto aerea che verrà proiettata assieme a centinaia di altre sullo schermo della marcia di New York.
Chiunque voglia partecipare ci mandi la sua adesione con nome e cognome, mail e telefono . Abbiamo bisogno di tanti di voi, più saremo più grande sarà il nostro Cuore!!
ORE 16 :
partenza della biciclettata dal Colosseo: attraverseremo con una bellissima biciclettata colorata e "musicale" il centro di Roma, toccando i simboli della nostra città!
Alla fine del percorso confluiremo all'evento di tutte le altre organizzazioni promotrici in Via dei Fori Imperiali
Coloro che dopo la coreografia del cuore non prenderanno parte alla biciclettata potranno raggiungere direttamente l'evento dei Fori. A seguire il link del programma:
https://www.facebook.com/events/275931729264405/?fref=ts
Questa sarà una giornata storica, per la prima volta la gente scenderà in piazza contemporaneamente in tutto il mondo per la salvezza del nostro pianeta ! Più saremo più potremo esercitare pressione sulle nazioni che hanno il potere di decidere con le loro scelte politiche il destino del nostro meraviglioso pianeta!
Chiamate i vostri amici, parenti, colleghi, coinvolgete più persone possibile!
Per aggiornamenti e proporti come volontario visita:
http://www.avaaz.org/it/event/climate/Marcia_Globale_per_il_Clima_47/
Obiettivi della giornata:
***consegnare alle istituzioni italiane una petizione globale per chiedere l'obiettivo del 100% di energia pulita;
***mandare foto e video a New York, dove si terrà l'evento principale proprio davanti agli occhi dei leader di tutto il pianeta, e far vedere che ci siamo tutti!
Ecco il programma dettagliato della giornata della marcia
ORE 15 :
appuntamento al Colosseo (nella zona tra Colosseo e Arco di Costantino) per formare un grande cuore verde simbolo della marcia mondiale. Sarà realizzata una foto aerea che verrà proiettata assieme a centinaia di altre sullo schermo della marcia di New York.
Chiunque voglia partecipare ci mandi la sua adesione con nome e cognome, mail e telefono . Abbiamo bisogno di tanti di voi, più saremo più grande sarà il nostro Cuore!!
ORE 16 :
partenza della biciclettata dal Colosseo: attraverseremo con una bellissima biciclettata colorata e "musicale" il centro di Roma, toccando i simboli della nostra città!
Alla fine del percorso confluiremo all'evento di tutte le altre organizzazioni promotrici in Via dei Fori Imperiali
Coloro che dopo la coreografia del cuore non prenderanno parte alla biciclettata potranno raggiungere direttamente l'evento dei Fori. A seguire il link del programma:
https://www.facebook.com/events/275931729264405/?fref=ts
Questa sarà una giornata storica, per la prima volta la gente scenderà in piazza contemporaneamente in tutto il mondo per la salvezza del nostro pianeta ! Più saremo più potremo esercitare pressione sulle nazioni che hanno il potere di decidere con le loro scelte politiche il destino del nostro meraviglioso pianeta!
Chiamate i vostri amici, parenti, colleghi, coinvolgete più persone possibile!
Per aggiornamenti e proporti come volontario visita:
http://www.avaaz.org/it/event/climate/Marcia_Globale_per_il_Clima_47/
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