Comunicato Greenpeace
ROMA, 14.09.16 -
Greenpeace compie 45 anni. Il 15 settembre del 1971 un gruppo di volontari
partiva da Vancouver, in Canada, a bordo del peschereccio Phyllis Cormack, poi
ribattezzato Greenpeace, per cercare di fermare i test atomici sull’isola di
Amchitka, in Alaska.
L’organizzazione
ambientalista nasce con questo viaggio: sebbene la nave non raggiunse mai
Amchitka, perché intercettata dalle autorità statunitensi, questa missione
sviluppò nell’opinione pubblica una crescente opposizione ai test atomici che
portò al loro bando.
Ancora oggi questa è
Greenpeace: la capacità di aggregare le persone attorno a un obiettivo
ambizioso e vincere anche le sfide più difficili. Oltre tre milioni di
sostenitori, 36 mila volontari in tutto il mondo, a cui si aggiungono migliaia
di attivisti, cyberattivisti, ricercatori, lobbysti e un numero sempre
crescente di alleati.
“La maggiore sfida
globale dei nostri tempi è la battaglia contro i cambiamenti climatici.
L’Accordo di Parigi, che ci aspettiamo verrà firmato tra una settimana, è un
bel passo in avanti per raggiungere l’obiettivo ambizioso di non superare un
grado e mezzo di aumento della temperatura globale e avviare la transizione
verso le rinnovabili al 100 per cento per tutti” afferma Giuseppe Onufrio,
direttore esecutivo di Greenpeace Italia.
Tra gli effetti dei
cambiamenti climatici vi è l’acidificazione degli oceani, che assorbono troppa
C02 che danneggia la vita marina. Greenpeace chiede più aree marine protette,
meno pesca illegale e collabora con altre organizzazioni per evitare che gli
oceani diventino una immensa discarica per la plastica.
La nostra battaglia
per proteggere le foreste primarie, insieme a comunità e gruppi locali, è
cruciale perché non solo sostiene la biodiversità, ma anche per il ruolo che le
foreste hanno nel tenere in equilibrio il clima.
Allo stesso modo la
campagna per l’agricoltura sostenibile vuole sostenere chi coltiva la terra
senza contribuire ai cambiamenti climatici. Stiamo lavorando anche per un
futuro senza sostanze tossiche, dove le sostanze chimiche pericolose non
saranno più prodotte, usate e rilasciate nell’ambiente.
Oggi Greenpeace
continua a battersi anche contro le testate atomiche e anche se i test sono
rallentati grazie all’opposizione pubblica, diversi stati continuano a
possedere, sviluppare e ammodernare le testate atomiche: serve un Trattato
delle Nazioni Unite che le metta al bando.
Greenpeace festeggia
quest’anno anche 30 anni di attività in Italia (30anni.greenpeace.it):
nel nostro Paese l’associazione conta oltre 77 mila sostenitori, 500 mila
cyberattivisti e un migliaio di volontari.
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