È morto a 90 anni l'artista indiano
Nek Chand Saini, artefice del celebre "Giardino di Pietra" di Chandigarh.
Si tratta della seconda meta turistica più visitata del Nord dell'India. È interessante conoscere la storia di questo luogo e il modo in cui nacque.
Nella seconda metà degli anni '50, Nek Chand cominciò a realizzare una serie di sculture con materiali di scarto provenienti dai cantieri e da demolizioni. Segretamente, in un angolo di foresta. Le sculture raffigurano figure umane e animali.
Nek Chand lavorava come responsabile delle strade alla costruzione della città di Chandigarh, capitale congiunta degli Stati dell'India settentrionale Punjab e
Haryana, progettata da Le Corbusier.
Ogni giorno, finito il turno di lavoro, si recava in bicicletta alle pendici dell'Himalaya per raccogliere pietre, detriti di ceramica, pezzi di bicicletta e altri materiali che collocava in una zona deserta e inospitale. Di nascosto, iniziò a realizzare con questi materiali le sue sculture.
Le autorità indiane scoprirono il sito abusivo nel 1975 e decisero di nazionalizzarlo e aprirlo al pubblico. Nek Chand lo considerava il suo "Regno degli dei e delle dee" e fino a qualche mese fa ha continuato a lavorare a nuove opere.
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