lunedì 25 agosto 2014

La commissione Trasporti della Camera cancella il controsenso ciclabile

Grazie a Scelta Civica e alla commissione Trasporti della Camera non sarà possibile per i sindaci, a loro discrezione (e sentiti gli uffici tecnici) far procedere i ciclisti in senso inverso a quello dei veicoli su strade sufficientemente larghe e con limite di velocità a 30 Km/h.
In pratica, i ciclisti continueranno a fare quello che hanno sempre fatto, ma a loro rischio e pericolo. Ma forse anche i sindaci volenterosi continueranno a fare quello che stavano facendo, ossia usare il senso unico eccetto bici, come si fa nelle più evolute città italiane. E del mondo. Vi ripropongo un post in cui ho raccolto esempi di questa pratica, che non ha nulla di rivoluzionario. Qui.
Sul sito Ecoblog trovate su questo tema un'intervista a Giulietta Pagliaccio, presidente della FIAB, da cui estraggo la notizia recente:

"Dopo un iter durato dal 2012 si è infranta pochi giorni fa la proposta di modifica al Codice della Strada per rendere effettivo il controsenso ciclabile o senso unico eccetto bici. L'emendamento che ha cancellato il controsenso ciclabile è stato approvato in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati su proposta di Scelta Civica. In sostanza si dava la possibilità ai ciclistidi procedere nel senso inverso a quello delle auto in strade ben specifiche - aree 30 km/h su vie a senso unico sufficientemente larghe e sempre a discrezione del sindaco, in funzione alle esigenze del traffico locale".

Fine della citzione.

 Ciclisti! Ricordatevi delle misure oscurantiste contro la bicicletta operate da alcuni deputati quando andrete a votare (se lo fate ancora)!
 

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