TTIP
- Partenariato Transatlantico
sul Commercio e gli Investimenti
Manifestazione a Roma sabato 7 maggio per
dire no al TTIP
Legambiente: riduzione degli standard ambientali e di sicurezza
dei cibi, arbitrati per aggirare le leggi, segretezza… Ecco perché
promuoviamo la manifestazione
Insieme a centinaia di associazioni e
gruppi locali, Legambiente promuove la manifestazione di sabato 7 maggio a Roma
contro il TTIP, l’accordo sul commercio negoziato da Unione Europea e USA.
L’accordo sul Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti
metterebbe infatti a rischio la sicurezza del cibo che mangiamo e la tutela
dell’ambiente. Altro che un accordo per migliorare le relazioni commerciali tra
Stati Uniti e Europa, come tutti vorremmo. Per queste ragioni le associazioni
della Campagna Stop TTIP chiedono al Parlamento europeo e a quello italiano di
fermarne la ratifica ed eliminare la segretezza che avvolge i contenuti del
trattato.
“E’ una bugia che il TTIP sia
nell’interesse dei cittadini perché rimuove le barriere commerciali - dichiara
Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente -. L’accordo non riguarderebbe
infatti i dazi sulle merci, ma l’abolizione di regole che oggi tutelano i
cittadini europei. Ad esempio, i divieti che oggi garantiscono che in Europa
non siano in commercio carni di bovini a cui sono stati somministrati ormoni o
polli trattati con il cloro, oltre che cibi OGM.
“Del tutto inaccettabile - prosegue
Zanchini - è poi l’introduzione dell’arbitrato per la risoluzione delle
controversie tra imprese e Stati, che permette di aggirare la giustizia
ordinaria e potrebbe portare a citazioni per danni con cifre incredibili. Un
domani, se il TTIP fosse approvato, una multinazionale americana potrebbe
chiedere miliardi di euro di danni a un Comune che ha bocciato delle
perforazioni di petrolio o allo Stato italiano per aver approvato norme in
materia di qualità e sicurezza dei cibi”.
La protesta di tanti cittadini - sono
oltre 3 milioni le firme raccolte in Europa contro il trattato - e americani è
motivata anche dalla segretezza riguardo ai contenuti del negoziato, che ha
come unica spiegazione possibile proprio la paura che l’opinione pubblica venga
a conoscenza di quanto previsto. E le carte dell’accordo svelate ieri da
Greenpeace dimostrano quanto i timori siano fondati e i rischi reali. Quello
che preoccupa i consumatori europei è, ad esempio, l’abolizione del principio
di precauzione che oggi permette di fermare cibi geneticamente modificati e
l’utilizzo di anabolizzanti e ormoni. L’opinione pubblica è infatti a fianco
dei piccoli agricoltori, che rischiano di rimanere schiacciati dalla
concorrenza delle multinazionali dell’alimentazione, e chiede maggiori garanzie
su qualità, sicurezza e tracciabilità dei cibi.
La manifestazione di sabato a Roma
partirà alle 14 da Piazza della Repubblica per arrivare a Piazza San Giovanni
dove sarà allestito un grande spazio di informazione e di approfondimento sulle
ragioni del No al TTIP, con stand di piccoli agricoltori e associazioni, e
terminerà con un concerto.
Per informazioni sulla Campagna Stop TTIP e la manifestazione
del 7
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