Umberto Boccioni, Ciclista (1913) |
sabato 28 febbraio 2015
venerdì 27 febbraio 2015
Comunicato Ciclobby-Fiab
Ciò che tuttavia ci preme qui stigmatizzare è l' incomprensibile durata di un cantiere che, iniziato nel mese di aprile 2014, risulta a tutt'oggi non concluso (qui alcune immagini).
Quanto occorrerà attendere ancora per vedere finalmente sistemate quelle strade?
Stiamo parlando, è bene ricordarlo, della realizzazione di 800 metri di pista ciclabile. Che, nei conteggi ufficiali, diventano 1600, computando il tratto di andata e quello di ritorno (da corso Buenos Aires a via Vittor Pisani, e viceversa). A tutto voler concedere, ad oggi la velocità di avanzamento è di meno di cinque metri al giorno (sic!).
Quello che pensiamo della realizzanda pista ciclabile di viale Tunisia lo abbiamo detto e scritto in più occasioni, anche sul nostro notiziario (Ciclobby Notizie 2/2014) e sul sito (qui il link all'articolo).
Abbiamo criticato quell'intervento nel metodo e nel merito, per una serie di motivi - a cominciare dalla inaccettabile riduzione dello spazio pedonale - che abbiamo cercato di spiegare nel dettaglio a seguito di un sopralluogo al cantiere, effettuato lo scorso mese di giugno.
Continuiamo a ritenere che le piste ciclabili, cioè le soluzioni infrastrutturate, non possano essere considerate la panacea per incentivare la ciclabilità in sicurezza. Lo abbiamo argomentato facendo del nostro meglio per cercare di dimostrarlo concretamente.
Non pensiamo certo che la nostra opinione critica, per quanto motivata e supportata da numerosi esempi di best practices, possa essere vincolante per alcuno. E' espressione di una opinione legittima, fondata sull'esperienza, punto: ad altri spettano decisioni e responsabilità.
Abbiamo criticato quell'intervento nel metodo e nel merito, per una serie di motivi - a cominciare dalla inaccettabile riduzione dello spazio pedonale - che abbiamo cercato di spiegare nel dettaglio a seguito di un sopralluogo al cantiere, effettuato lo scorso mese di giugno.
Continuiamo a ritenere che le piste ciclabili, cioè le soluzioni infrastrutturate, non possano essere considerate la panacea per incentivare la ciclabilità in sicurezza. Lo abbiamo argomentato facendo del nostro meglio per cercare di dimostrarlo concretamente.
Non pensiamo certo che la nostra opinione critica, per quanto motivata e supportata da numerosi esempi di best practices, possa essere vincolante per alcuno. E' espressione di una opinione legittima, fondata sull'esperienza, punto: ad altri spettano decisioni e responsabilità.
Ciò che tuttavia ci preme qui stigmatizzare è l'
Quanto occorrerà attendere ancora per vedere finalmente sistemate quelle strade?
Stiamo parlando, è bene ricordarlo, della realizzazione di 800 metri di pista ciclabile. Che, nei conteggi ufficiali, diventano 1600, computando il tratto di andata e quello di ritorno (da corso Buenos Aires a via Vittor Pisani, e viceversa). A tutto voler concedere, ad oggi la velocità di avanzamento è di meno di cinque metri al giorno (sic!).
Un anno per sistemare ottocento metri di strada ci pare davvero troppo. Sbagliamo?
Né va meglio per il proseguimento della medesima ciclabile verso Città Studi (con il superamento di corso Buenos Aires lungo il primo tratto di viale Regina Giovanna, poi via Cadamosto e piazzale Lavater, il collegamento con la ciclabile di via Morgagni, per raggiungere via Paracelso e finalmente la corsia in controsenso in via Donatello), tenendo conto che un passaggio cruciale di questo itinerario era rappresentato dall’attraversamento dell'incrocio di viale Abruzzi, a cui si è provveduto durante i lavori di realizzazione della corsia ATM in sede protetta della linea 92, terminati nella primavera del 2014.
Né va meglio per il proseguimento della medesima ciclabile verso Città Studi (con il superamento di corso Buenos Aires lungo il primo tratto di viale Regina Giovanna, poi via Cadamosto e piazzale Lavater, il collegamento con la ciclabile di via Morgagni, per raggiungere via Paracelso e finalmente la corsia in controsenso in via Donatello), tenendo conto che un passaggio cruciale di questo itinerario era rappresentato dall’attraversamento dell'incrocio di viale Abruzzi, a cui si è provveduto durante i lavori di realizzazione della corsia ATM in sede protetta della linea 92, terminati nella primavera del 2014.
Essendo stati realizzati scivoli e predisposizioni per i semafori (vedere foto), ci si aspettava di lì a poco l’intervento su via Donatello, che avrebbe reso evidente il senso della connessione con il tratto precedente. E invece...
In base a quanto emerso ufficialmente grazie a una interrogazione del consigliere Cappato, il completamento dei lavori viene posticipato a dopo il 2016.
Ancora una volta ci chiediamo: perché?
Testo dell'interrogazione consiliare e relativa risposta sono a disposizione degli interessati (ne abbiamo riferito su Ciclobby Notizie 3/2014).
Questo procedere a spizzichi e bocconi, se da un lato rende difficile una lettura d'insieme degli interventi e la percezione di linee di sviluppo coerenti, dall'altro offre una scarsa utilità concreta ai molti utenti quotidiani della bici, più o meno esperti, che ancora si guardano intorno alla ricerca di rassicurazioni su un cambiamento più volte promesso.
Ebbene, al netto di opinioni che possono essere (e, nella fattispecie, sono) divergenti su alcune scelte progettuali, se continua a mancare il senso dell'urgenza, è difficile comprendere come sia possibile far fare alla ciclabilità milanese quel necessario salto di qualità che invano attendiamo da anni.
Eugenio Galli (presidente Fiab Milano Ciclobby)
giovedì 26 febbraio 2015
Consigli per andare in bicicletta
Frutto di un grosso lavoro di sintesi e al passo con l'ultima moda (il ciclismo paesano) i miei consigli per andare in bicicletta.
Qua (http://www.lucaconti.net/mat.pdf)
Qua (http://www.lucaconti.net/mat.pdf)
Comunicato Associazione Ex Lavanderia
Intanto la ASL RME continua ad utilizzare senza alcun limite e regola ogni spazio del S.Maria della Pietà, il parco è stato riaperto alle auto, si sta proseguendo nell’operazione di trasferimento del Municipio, il destino del comprensorio rimane a rischio e immerso nella nebbia delle parole prive di senso.
Il Comitato “Si può fare” chiama tutti i cittadini e le realtà che in tanti modi hanno contribuito allo straordinario risultato delle 6.000 firme al Comune e delle 12.000 firme ad un’Assemblea per rilanciare la battaglia per un uso sano, pubblico, culturale del bene comune S.Maria della Pietà.
Vogliamo discutere insieme a tutti i cittadini che hanno firmato e sostenuto la campagna le iniziative da intraprendere per non lasciare questo spazio nelle mani di chi per anni ed anni ha dimostrato di non saperlo gestire procurando solo danni, sprechi e inganni.
Queste le proposte che vi lanciamo e che vogliamo discutere in assemblea:
1) preparazione di una manifestazione cittadina a piazza Guadalupe, a Monte Mario
2) iniziative pubbliche, comunicative e legali per imporre la discussione delle proposte di Iniziativa Popolare
3) aggiornamenti sullo decisioni della politica istituzionale sul S.Maria della Pietà
4) altre iniziative in corso
Dopo lo sforzo per raccogliere le firme, serve adesso un impegno straordinario per conquistare alla cittadinanza ed alla corretta gestione pubblica l’Ex Manicomio di Roma.
Continuiamo a camminare insieme, partecipiamo in massa! In tanti e uniti si vince.
SABATO 28 FEBBRAIO ORE 16,30, Padiglione 31 S.Maria della Pietà
ASSEMBLEA PUBBLICA DEL COMITATO “SI PUO’ FARE”
ASSEMBLEA PUBBLICA DEL COMITATO “SI PUO’ FARE”
I tempi formali in cui Comune e Regione avrebbero dovuto discutere la Delibera e la Legge di Iniziativa Popolare sul S.Maria della Pietà, sono scaduti rispettivamente da 5 e da 2 mesi.
Regione e Comune violano le regole della partecipazione e ignorano la volontà espressa da 18.000 firme di cittadini.
Regione e Comune violano le regole della partecipazione e ignorano la volontà espressa da 18.000 firme di cittadini.
Intanto la ASL RME continua ad utilizzare senza alcun limite e regola ogni spazio del S.Maria della Pietà, il parco è stato riaperto alle auto, si sta proseguendo nell’operazione di trasferimento del Municipio, il destino del comprensorio rimane a rischio e immerso nella nebbia delle parole prive di senso.
Il Comitato “Si può fare” chiama tutti i cittadini e le realtà che in tanti modi hanno contribuito allo straordinario risultato delle 6.000 firme al Comune e delle 12.000 firme ad un’Assemblea per rilanciare la battaglia per un uso sano, pubblico, culturale del bene comune S.Maria della Pietà.
Vogliamo discutere insieme a tutti i cittadini che hanno firmato e sostenuto la campagna le iniziative da intraprendere per non lasciare questo spazio nelle mani di chi per anni ed anni ha dimostrato di non saperlo gestire procurando solo danni, sprechi e inganni.
Queste le proposte che vi lanciamo e che vogliamo discutere in assemblea:
1) preparazione di una manifestazione cittadina a piazza Guadalupe, a Monte Mario
2) iniziative pubbliche, comunicative e legali per imporre la discussione delle proposte di Iniziativa Popolare
3) aggiornamenti sullo decisioni della politica istituzionale sul S.Maria della Pietà
4) altre iniziative in corso
Dopo lo sforzo per raccogliere le firme, serve adesso un impegno straordinario per conquistare alla cittadinanza ed alla corretta gestione pubblica l’Ex Manicomio di Roma.
Continuiamo a camminare insieme, partecipiamo in massa! In tanti e uniti si vince.
mercoledì 25 febbraio 2015
martedì 24 febbraio 2015
Reato ambientale
Comunicato Legambiente
Sit-in davanti al Senato con le 25 associazioni firmatarie dell’appello “In nome del popolo inquinato” promosso da Legambiente e Libera, per chiedere l’approvazione dei reati ambientali nel Codice Penale
In
piazza anche senatori e deputati a sostegno del sit-in
Martedì
24 febbraio dalle ore 14.30 alle 16.30
Roma,
Piazza delle Cinque Lune
Le 25 associazioni firmatarie
dell’appello “In nome del popolo inquinato” promosso da Legambiente e Libera,
domani organizzeranno un sit-in davanti al Senato per chiedere ai senatori di
dare una prova di responsabilità dinanzi al Paese ed approvare, senza altri
rinvii, il Ddl sugli ecoreati a firma degli onorevoli Realacci, Micillo,
Pellegrino. Le pressioni per non far approvare questo disegno di legge sono,
infatti, sempre più forti, e il fatto che domani nell’ordine del giorno
della seduta in programma al Senato vi
sia anche la votazione di altri due decreti (IMU e milleproroghe) rischia di far
slittare nuovamente alla settimana successiva il seguito della votazione del Ddl
sui reati ambientali.
lunedì 23 febbraio 2015
ll ragazzo invisibile, graphic novel di Diego Cajelli, Giuseppe Camuncoli, Werther Dell’Edera, Alessandro Vitti, Panini Comics, 2014
sabato 21 febbraio 2015
Comunicato La Stazione delle biciclette
Che realizziamo bici su misura ormai lo sapete (o almeno speriamo) che tra queste c'è Barbara. Forse non sapete che per tutto il 2015 da Upcycle ogni mese viene presentata una bicicletta diversa. La presentiamo assieme ad una serata dedicata al viaggiare su due ruote ed al bikepacking assieme a quattro bei ragazzoni appena tornati dalla Patagonia
Mercoledì 26 febbraio dalle 19.30 Upcycle Milano Bike Cafè , via A.M. Ampère 59, Milano
_______________
Altri appuntamenti
Italia vacanze : 6-8 marzo 2015 fiera Novegro Milano.
Veniteci trovate e vedere e provare una vasta esposizione di bici pieghevoli
Cross del Tastasal: 15 marzo 2015, Verona - undicesima tappa del Singlespeed Ciclocross Italian Series
Fa la cosa giusta : 13-15 Marzo 2015, Milano - appuntamento annuale e per quest'anno concentrati sulle cargobike, venite a provarle
Berlinerfahrradshau : 20-22 marzo 2015, Berlino - noi si va a esporre e abbiamo coinvolto un po' di realtà Italiane. Vi aspettiamo
Milano-Torino: 22 marzo 2015, la classica a scatto fisso
http://www.milanofixed.com/mi-
martedì 17 febbraio 2015
domenica 15 febbraio 2015
"Professor Branestawm saw his chance. He grabbed a bicycle belonging to Mr Hokkibats and set off for home as fast as he could, which wasn't very fast because the bicycle was a special one made for cycle racing in the drawing-room and no matter how hard you pedalled it barely moved".
Norman Hunter, Professor Branestawm Stories
sabato 14 febbraio 2015
William Hearth Robinson, An awkward predicament (1935)
Fat bike elettrica. Ma che senso ha?
Fa molto parlare di sé la nuova fat-bike elettrica, la Storm Electric Bike. Costa 600 dollari in offerta (che diventeranno 1300 a prezzo pieno) e su indiegogo sta spopolando, raggiungendo i 3 milioni di euro in pochi giorni (la chiusura il 3 marzo). Un motore da 350 Watt permette di raggiungere una velocità massima di 32 Km/h e con una ricarica si percorrono dai 50 agli 80 chilometri. La batteria al litio, grande come una borraccia, si ricarica in circa 90 minuti, dicono.
Il peso è di 25 Kg, telaio in acciaio e gomme spesse 4,6 pollici. Ma che senso ha? A parte le discese, è evidente che su una bici del genere non si possa pedalare senza l'ausilio del motore.
venerdì 13 febbraio 2015
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Correggio: entra in negozio per comprare una bicicletta e ritrova la sua rubata. Nei guai un 20enne
(Fonte e articolo completo: Modena2000)
domenica 8 febbraio 2015
Possibili usi alternativi della bici elettrica: signor Wu
Signor Wu ha usato con profitto pezzi di bicicletta elettrica per realizzare un robot alto un paio di metri nel suo laboratorio di riparazioni di Shenyang, provincia di Liaoning. Il lavoro ha richiesto una decina di giorni. Il robot è in grado di gonfiare le ruote da solo.
Meshac Gaba, Game Room
Meshac Gaba, Game Room (part., dall'installazione Museum of Contemporary African Art, 1997-2002 (2009) |
domenica 1 febbraio 2015
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