venerdì 30 maggio 2014

La prima Critical Mass? Fu nel 1896


«The mass of nineteenth-century cyclists in San Francisco were not narrowly focused on bicycling alone. They became the backbone of a broad movement for improved streets and “Good Roads.” On July 25, 1896, thousands of cyclists filled the streets in the largest demonstration seen in the city’s history. In that century’s last decade, San Francisco was a muddy, dirty town, long past its glory years as a boomtown, but still one of the ten largest cities in the United States. The streets were full of horseshit, and between the ubiquitous cable car slots and the tangled web of streetcar rails, pedestrians and bicyclists had a hazardous course to traverse en route to their destinations. After months of organizing among the thriving bicycling clubs of the city, a huge parade was organized that drew as many as 100,000 spectators. Hank Chapot re-creates the scene:
“A five-year wheelman named McGuire, speaking for the South Side Improvement Club stated: ‘The purpose for the march is three-fold; to show our strength, to celebrate the paving of Folsom Street and to protest against the conditions of San Francisco pavement in general and of Market Street in particular. If the united press of this city decides that Market Street must be repaved, it will be done in a year.’ Asked if southsiders were offended that the grandstand would be north of Market, McGuire exclaimed, ‘Offended! No! We want the north side to be waked up. We south of Market folks are lively enough, but you people over the line are deader than Pharaoh!’”
The movement for Good Roads would dovetail with the early progressive efforts to recalibrate government to provide services to the citizenry. After decades of parsimonious government expenditures in a climate that eschewed taxation in favor of privatization through franchises to provide public benefits (water, electricity, telephones, streetcars, etc.), new political actors in the 1890s turned against the big corporations and trusts. San Francisco politicians embraced the bicyclists’ demand for Good Roads along with a growing interest in public water, electricity, and transportation».



Chris Carlsson, "King of the Road". Boom Fall 2011, vol. 1, n. 3

 Fonte e articolo completo: qua

giovedì 29 maggio 2014

«Un consiglio per le neonate masse critiche italiane
Concentratevi sul piacere e divertitevi: Critical Mass serve a dire che non bisogna aver paura di abbassare lo standard di vita. Si può vivere bene anche guadagnando meno, spendendo meno, lavorando meno. L'auto è una macchina che succhia energie, soldi, tempo. La sua funzionalità è sopravvalutata, la verità è che le auto servono a far girare soldi e produrre posti di lavoro. Anche l'industria bellica crea lavoro, ma questo non vuol dire che vada difesa«.
Chris Carlsson, intervista a il manifesto, 11 agosto 2002, integralmente qui.
Il trasporto auto-alimentato ha visto una svolta fondamentale con l'invenzione del cuscinetto a sfere. Questa invenzione unita a quella della ruota del Neolitico ha prodotto un efficientissimo mezzo di trasporto: la bicicletta. L'uomo senza l'aiuto di alcuno strumento consuma 0,75 calorie per il transito di un grammo del proprio corpo per 10 minuti. Con la bicicletta ne consuma solo 0,15. La bicicletta ha ampliato di 4 volte il raggio d'azione dell'uomo senza però renderlo schiavo né del denaro né del traffico.

Ivan Illich, Energia ed equità (1973)

Graziano Predielis

DAL NOSTRO INVIATO BAONE (Padova) - L' altro giorno a Milano alla presentazione del libro «Critical Mass, l' uso sovversivo della bicicletta» (Feltrinelli), insieme con un politico e un giornalista c' era un tipo che diceva di chiamarsi Graziano Predielis. Sul Corriere della Sera del 25 ottobre 2002 è stata pubblicata una lettera - «La città che vorremmo» - firmata Graziano Predielis. La Repubblica del 10 maggio scorso ha intervistato un ragazzo che si è presentato come Graziano Predielis e ha svelato l' arcano: «Siamo tutti Graziano Predielis. Il nostro è un nome collettivo». Perché Graziano Predielis, quello vero, è morto investito da un' auto il primo giorno di giugno del 2002. Lo chiamavano «caramella», per via di un vecchio lavoro: da giovane a Este vendeva dolciumi. Più avanti negli anni, questa volta a Monselice, aveva iniziato a commerciare automobili, marca Peugeot. E a travolgerlo, poco più di un anno fa, è stata proprio una Peugeot. Era sera e Graziano tornava da Este, in sella alla bici, diretto a Baone: un paesino poco più sopra dove, dal 1988, viveva assieme alla moglie Dorina. Al volante dell' auto, una «106» verde, c' era un ragazzo molto giovane. L' ha buttato giù dalla bici e ha trascinato il suo corpo per qualche metro, poi lo ha lasciato per terra con la testa spaccata e una gamba staccata dal tronco. Graziano Predielis è morto sul colpo: aveva 65 anni, tre figli e altrettanti nipoti, da non molto era andato in pensione. Il ragazzo al volante, A. B., pure lui di Baone, prima è scappato, passando da casa a parlare col padre, poi è ritornato sul luogo dell' incidente.


Fonte e articolo completo: Corriere della Sera, 29 giugno 2003 
Comunicato Greenpeace

GREENPEACE: DOPO DUE GIORNI LE AUTORITÀ NORVEGESI METTONO FINE ALL’OCCUPAZIONE DI UNA PIATTAFORMA PETROLIFERA NEL MARE DI BARENTS

MARE DI BARENTS, 29.05.14 – Dopo due giorni di occupazione della piattaforma petrolifera “Transocean Spitsbergen”, pronta a trivellare vicino alla riserva naturale dell’Isola dell’Orso, nel mare di Barents, gli attivisti di Greenpeace International sono stati rimossi stamattina all’alba dalle autorità norvegesi.

Gli attivisti provengono da Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e Filippine. Tra di loro la trentaduenne finlandese Sini Saarela, una degli Arctic30, che ha passato oltre due mesi nelle carceri russe, per aver scalato un’altra piattaforma nell’Artico lo scorso settembre.

La “Transocean Spitsbergen”, della compagnia norvegese Statoil, si sta muovendo ora verso il sito di trivellazione, ma la nostra battaglia non finisce. Domani alle 10 Greenpeace consegnerà una petizione per la protezione dell’Isola dell’Orso al ministro norvegese per l’Ambiente Tine Sundtoft: www.greenpeace.org/bearisland

«I nostri attivisti sono impegnati per l’Artico e per l’Isola dell’Orso. Vogliono salvare questo ambiente prezioso da eventuali sversamenti petroliferi e fermare i cambiamenti climatici causati dallo sfruttamento delle fonti fossili. Il messaggio per la Norvegia è chiaro: deve bloccare il piano di trivellazione petrolifera della Statoil»  afferma Andrea Boraschi, Responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace. «Hanno rimosso gli attivisti, ma ora è la gente che sta intervenendo. 80 mila persone hanno già firmato la petizione che consegneremo al ministro per l’Ambiente».

Il governo norvegese si è impegnato a non concedere licenze in prossimità del limite dei ghiacci, per l’impossibilità di ripulire eventuali sversamenti petroliferi in queste zone. Eppure, secondo una recente ricerca dell’Istituto Polare, il limite dei ghiacci potrebbe arrivare ad appena 25 chilometri dal sito di trivellazione proposto dalla Statoil. Greenpeace ritiene che questa distanza non fornisca garanzie sufficienti per la protezione dell’ambiente artico e chiede di ritirare la licenza concessa alla Statoil.

Massa Crítica Lisboa

"Última sexta-feira do mês", Marquês Pombal, no início do Parque Eduardo VII, às 18h Marques de Pombal, Lisbona, ore 18.30

XV PASEO REIVINDICATIVO DE LA PLATAFORMA BICILINEAL

1 DE JUNIO 2014. 11h.  Junta Municipal Ciudad Lineal.  c/ Hnos. Gª. Noblejas, 14, Madrid.
Como cada año por estas fechas la Plataforma Bicilineal invita a todas a este paseo, para reivindicar la implantación de un adecuado carril bici en la calle Arturo Soria.
In concomitanza con la Critical Mass Intergalattica di Roma, domani la trasmissione  "La Radio ne parla" (Radio1-Rai, ore 12.30) è dedicata alla Critical Mass. Ospiti: Franco La Cecla (antropologo e architetto),.Chris Carlsson, Pierfrancsco Maran (delegato Anci e assessore mobilità del Comune di Milano), Ciclofficina popolare Don Chisciotte.
Fonte: Università di Trento



I cittadini “adottano” un pezzo di quartiere
Colmato dai giuristi dell’Università di Trento un vuoto normativo che impediva ai cittadini di assumersi la responsabilità della cura dei beni comuni urbani.
Il Regolamento comunale per l’amministrazione condivisa, messo a punto dal Laboratorio di Sussidiarietà dell’Università di Trento offre per la prima volta un quadro normativo coerente e completo riguardo il coinvolgimento dei cittadini nella gestione degli spazi pubblici. Gregorio Arena, ordinario di Diritto amministrativo alla Facoltà di Giurisprudenza, ha contribuito a colmare un vuoto normativo problematico, tanto più se si guarda alla crescente importanza sociale e politica del concetto di bene comune.
Sono numerosi gli esempi di cittadini che volontariamente si prendono cura di un edificio, di un parco, di un angolo della città per sottrarlo al degrado e renderlo fruibile da tutti. Uno degli esempi più noti e importanti è sicuramente Tommaso Cestrone, a cui il Regolamento è dedicato, che per anni ha difeso la Reggia di Carditello dalla speculazione e dal degrado, affrontando le intimidazioni della Camorra.
Questo nuovo capitolo del diritto amministrativo condiviso potrà essere adottato da tutti i comuni, per raccogliere, sostenere e coordinare le preziose iniziative degli abitanti che per tanto tempo non hanno ottenuto il giusto riconoscimento a causa di norme assenti o obsolete.
Per informazioni: Prof. Gregorio Arena – gregorio.arena@unitn.it - cell. 338/4525037

Cosa c'è di meglio di una bella gita?

Comunicato Terre di Mezzo

Treni e rotaie sono la passione di molti bimbi. La bella stagione è iniziata: cosa c'è di meglio di una bella gita in famiglia, con i piccoli al seguito?


"Piccoli viaggiatori a piedi e in treno"
-da domani in libreria- propone una selezione di passeggiate a piedi adatte anche ai bimbi più piccoli, abbinate ad altrettanti itinerari su rotaia, nella doppia formula di gite giornaliere o interi weekend.


Brevi passeggiate come quella al Faro Voltiano di Brunate, a cui conduce l'antica funicolare Como-Brunate o come il sentiero che porta al Castello di Vezio, lungo la Ferrovia della Valtellina, tra Lecco e Sondrio, ma anche weekend su tratte note come quella percorsa dal Bernina e dal Glacier Express, che conducono su sentieri dai panorami mozzafiato. Non manca la possibilità di salire su un vero treno a vapore, sulla Dampfbahn Furka-Bergstrecke, che corre da Realp a Oberwald, in Svizzera e percorrere il sentiero natura di Gletsch.

I due autori, Franco Voglino e Annalisa Porporato, sono fotografi professionisti e appassionati trekker. A partire dalla nascita della piccola Nora si sono specializzati in percorsi adatti anche ai bimbi.

In allegato il comunicato stampa e la copertina in bassa risoluzione.

Resto a disposizione per ulteriori informazioni, materiali e interviste con gli autori.

Ferrovie regionali del Lazio allo sbando

Comunicato Comitato Pendolari Roma-Nettuno
 
 
Sono le 3:50 del 29 maggio 2014, ora in cui per me si è concluso un viaggio inverosimile di 45 km iniziato a Roma Termini alle 23:00 del 28 maggio. Altri 27 passeggeri con destinazione diversa da Aprilia stanno ancora in viaggio per raggiungere le proprie case, la propria vita, che non ci appartiene più, deprivata di ogni tempo, spazio, affetto, diritto, da chi gestisce questi treni pensando di spostare pacchi.
Arrivata alla stazione Termini intorno alle 23, mi accorgo che sul display l'ultimo treno utile per il profondo sud (il reg. 12285 delle 23:36 per Formia) non ha ancora assegnato il binario. Alle 23:10 appare la ferale conclusione dei nostri timori: SOPPRESSO. Niente altro.
Devono essere impazziti, è stato il primo pensiero: non possono sopprimere l'ultimo treno dei lavoratori, come facciamo a tornare a casa? Ci precipitiamo in massa all'ufficio assistenza clienti e esigiamo delle spiegazioni. Provano a rifilarci la balla dello sciopero. Nossignori, lo sciopero inizia alle 00:01 e tutti i treni prima di quell'ora devono espletare il servizio fino a fine corsa, questo è il mio punto fermo. E voi ci dovete fornire un mezzo sostitutivo per ritornare a casa! Arrivano una dozzina di Poliziotti, noi ci barrichiamo dentro l'Assistenza ed esigiamo che i responsabili siano tirati giù dal letto per risolvere il problema, che dalla sala dei bottoni hanno liquidato con una comunicazione a display alla clientela. La prima risposta è che il regolamento non prevede mezzi sostitutivi in caso di sciopero. Insisto che qui non si anticipa di un'ora uno sciopero proclamato a partire dalle 24, che le regole vanno rispettate, che è folle privare di un servizio costituzionalmente sancito (art.16) con la consapevolezza che la gente non ha alternative. Dopo un'ora di diatribe arriva la seconda proposta: vi apriamo la sala d'attesa ed aspettate il prossimo treno del mattino (alle 6:07 per Nettuno e 6:26 per Formia, i primi in fascia garantita durante lo sciopero). 
A quel punto non ho più trattenuto l'indignazione e ho gridato loro che noi non siamo pacchi da lasciare in banchina o spostare in sale varie. Quel servizio universale che è il trasporto ferroviario lo abbiamo pagato e trenitalia ce lo deve fornire a tutti i costi! 
Si riunisce nuovamente il sommo consiglio e alle 2:00 finalmente deliberano che per risolvere questo problema di ordine pubblico chiameranno una ditta di autobus. Molto gentilmente ci offrono di accomodarci nella sala d'attesa e distribuiscono un pacchetto ciascuno con bevande e snack.
Alle 3:00 arriva un autobus gran turismo che imbarca i 28 tenaci pendolari che si erano arroccati a Termini ad esigere il rispetto di un diritto negato. Domani, a mente più lucida, formulerò la denuncia a nome di tutti. Chi ha responsabilità di questo grave disagio deve pagare. Abbiamo subito un danno biologico (tutta la notte svegli), un danno esistenziale (privati della possibilità di tornare a casa), un danno economico (impossibilitati a riprendere il treno del mattino presto per ritornare a lavoro). Ci aspettiamo un risarcimento e, per una volta su un milione, un po' di giustizia.
Rosalba Rizzuto

mercoledì 28 maggio 2014

DOPO IL VOTO IN EUROPA
Rigurgiti nazionalisti e derive autoritarie
I partiti conservatori e le destre populiste vincono quasi ovunque.
Risultati schiaccianti anche in Ungheria. Ma cosa sta accadendo?
 Proviamo a rispondere con il libro di Massimo Congiu, dall’11 giugno in libreria

L’UNGHERIA DI ORBÁN
Raccontare il percorso politico e istituzionale discutibile, e dai tratti pericolosi,
che l’Ungheria ha deciso di intraprendere vuol dire parlare anche di noi, della coscienza dell’Europa e delle sue diverse nazioni, dei limiti e degli errori del processo di realizzazione dell’Unione Europea.


Il Fidesz-KDNP, il partito conservatore diretto da Viktor Orbán, ha vinto anche stavolta,
con il 51,49% dei consensi. Arrivano secondi gli estremisti antisemiti di Jobbik
con il 14,68%. Molto simile il risultato delle politiche di aprile: Jobbik si attestava al 20,22%
e il partito di Orbán otteneva la maggioranza dei due terzi del parlamento con il 48%
delle preferenze. Massimo Congiu fa il punto della situazione e ci spiega come l’Ungheria contribuisca in modo significativo al fenomeno europeo di sempre maggiore sfiducia verso l’Ue.
Con un’intervista a Péter Pataky, presidente della Confederazione nazionale dei sindacati ungheresi (MSZOSZ)



Il governo conservatore di Orbán al potere dal 2010,
insieme alle altre forze anti-euro che sono uscite vincenti dalle urne, rappresenta una preoccupazione per le istituzioni europee.
Il primo gennaio del 2012 sono entrate in vigore una nuova Costituzione di stampo nazionalista, conservatore e autoritario
e una legge sulla stampa che ha portato all’istituzione di un organo preposto alla gestione e al controllo dell’informazione.
A marzo sono stati approvati diversi emendamenti alla Costituzione che hanno sollevato le critiche delle istituzioni europee le quali temono per il rispetto dei diritti fondamentali
in Ungheria. Tra le misure più discusse la possibilità di mettere l’aborto fuorilegge, il matrimonio tra uomo e donna come presupposto per il riconoscimento della famiglia, l’obbligo per gli insegnanti di aderire a un ordine professionale dichiaratamente paatriottico. Molto critici, su questi aspetti, i rapporti di Human Rights Watch e della Commissione di Venezia.
Il Codice del Lavoro è stato modificato in senso favorevole
ai datori di lavoro e sfavorevole ai lavoratori dipendenti (soprattutto a quelli del settore pubblico).
Negli ultimi anni i risentimenti dei cittadini ungheresi verso l’Unione Europea sono cresciuti sensibilmente. L’idea di far parte di una sorta di serie B dell’UE si è presto fatta strada tra i cittadini dell’ex blocco sovietico, di fronte a un’Europa che alle speranze dei popoli ha risposto con le ricette di un neoliberismo alla massima potenza che è intervenuto su un tessuto industriale poco competitivo e su strutture statuali deboli e precarie, con tassi di corruzione molto elevati.






Pagine 124 - Prezzo 10,00 euro

L’impatto è stato devastante per milioni di nuovi cittadini dell’Unione Europea. Orbán e le forze nazionaliste hanno raccolto il malcontento e lo hanno tradotto  in politiche fortemente autoritarie.
I risultati delle elezioni europee dimostrano che questo fenomeno e il problema dei rigurgiti nazionalisti non riguardano solo l’Ungheria, ma è anche vero che Orban sembra voler assumere un ruolo di punta nella "lotta per la libertà” di quanti, ungheresi e no, ritengono la UE una minaccia per la sovranità nazionale degli Stati.  


Massimo Congiu. Giornalista, storico di formazione, vive e lavora a Budapest dal 1995. Collaboratore di diverse testate tra le quali Il manifesto, L’Unità, L’Espresso e Rassegna Sindacale, l'Humanité, ha pubblicato per le Case editrici Ediesse, Sedizioni e Aula, è membro del Comitato scientifico del CESPI, ha fondato e dirige l’Osservatorio Sociale Mitteleuropeo (OSME).

Edouard Martinet

Da tempo pensavo di dedicare un post a Edouard Martinet e alle sue incredibili sculture.Abbondano i pezzi di bicicletta. Raggi, forcelle, pezzi di catena, fari. Martinet impiega molto tempo a trovare il pezzo giusto, a incastrarlo a dovere. Pochissimi pezzi sono


Lo spazio di lavoro del Maestro


Edouard Martinet all'opera
«When is the the lens of a bicycle lamp not the lens of a bicycle lamp?»

Financial Times, Metal-Morphosis, articolo di Simon de Burton


I nostri tentativi di intervistare Martinet si sono rivelati fino a ora infruttuosi.




martedì 27 maggio 2014

Comunicato Fiab-Ciclobby, Milano
 
“PER UN’ARIA PIÙ RESPIRABILE SUBITO INTERVENTI A FAVORE DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE”
FIAB MILANO CICLOBBY ADERISCE ALL’APPELLO “MILANO SVEGLIATI “ DEI GAS

Milano, 27 maggio 2014 - Fiab Milano Ciclobby aderisce all’appello “Milano Svegliati” diffuso nei giorni scorsi dai Genitori Antismog e alle loro richieste al Comune di Milano per introdurre misure urgenti che portino ad un miglioramento dell’aria nella nostra città.
Il bene salute è protetto dalla Costituzione e non può essere continuamente condizionato dalle “ragioni” della politica. Fermo restando che nessuna ragione dovrebbe essere anteposta alle esigenze dei cittadini più giovani e fragili, che hanno il diritto di crescere e vivere in una città respirabile.
Da tempo siamo impegnati nella diffusione della mobilità ciclistica e nel continuare a invitare i milanesi ad abbandonare l’auto per gli spostamenti in città. Riteniamo che questa Amministrazione debba intervenire con misure concrete atte a garantire maggiore sicurezza a tutela di chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto.
La mobilità sostenibile può dare un contributo fondamentale al miglioramento della qualità della vita in generale e di quella dell’aria che respiriamo in particolare, pertanto ci uniamo all’associazione GAS (http://www.genitoriantismog.it/) e chiediamo:
·         di inserire a bilancio e rendere operativo in via sperimentale a partire dal 1 Gennaio 2015 l’approntamento di una nuova area esterna ad Area C – che giunga inizialmente almeno fino alla circonvallazione filoviaria - con l’obiettivo di ridurre il traffico attuale in tale area di almeno il 30%.
·         di istituire al più presto presso le scuole esposte ad un traffico di oltre 10.000 veicoli/giorno misure di restrizione/divieto di transito del traffico negli orari di ingresso/uscita dalle scuole, provvedimenti di pedonalizzazione e ‘Zone 30’, effettuando le dovute verifiche di adeguatezza ambientale presso gli edifici scolastici.
·         infine di operare politiche in favore della creazione di percorsi ciclabili diffusi in città, affinché la rete ciclabile sia incrementata almeno del 30% entro fine mandato.
Fiab Milano Ciclobby

Masa Crítica Buenos Aires

Primer domingo de cada mes a las 16 hs. Y noches de luna llena alas 21 hs! En el obelisco. Trae tu bici!

MASA CRITICA no es una organización. Es una coincidencia no organizada, es un movimiento de bicicletas en las calles, un paseo mensual para celebrar el ciclismo y para afirmar los derechos del ciclista en las calles. Es una idea y un evento. Es grátis. No es una carrera. Es sólo por diversión. — con Demian Zen.

Critical Mass Kuala Lumpur, Malaysia

We are not blocking traffic, WE ARE TRAFFIC!




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Critical Mass Oslo


Prossimo appuntamento: venerdì 30 maggio 2014, ore 17 
Oppmøte på Universitetsplassen



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Critical Mass Canberra

Prossimo appuntamento: venerdì 30 maggio 2014, Garema Place, Canberra, Australia

Critical Mass Houston




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Prossimo appuntamento a Houston: venerdì 30 maggio, ore 19
 Market Square Park

Critical Mass Istanbul

Prossimo appuntamento a Istanbul: 31 maggio 2014

Critical Mass - İstanbul Mayıs 2014. Saturday, May 31 at 5:00pm in UTC+03. 
Goztepe 60.yil Parki in Istanbul, Turkey. 194 people are going.
More info here

CIclabile MonteCiocci-stazione ferroviaria di Monte Mario

L'idea di una pista ciclabile a Monte Mario nacque da Muma Pompilio, secondo re di Roma. (Sto scherzando, ma i tempi sono stati geologici, o forse è meglio dire biblici).
La pista fu inaugurata varie volte, anche a lavori non iniziati. Ricordo un'inaugurazione dell'assessore Esposito. I progetti si susseguirono fino a quello del parco lineare. La pista è lunga 5 Km. Il 14 giugno 2014 la pista ciclabile San Pietro-Monte Mario, ideale per pellegrini sostenibili e pendolari condannati alla chiusura della Galleria Giovanni XXIII.

Negli anni, ho partecipato a diverse assemblee sulla pista ciclabile del quartiere Monte Mario. nel frattempo mi sono trasferito su un altro Monte in cui sto meglio. Nel corso di queste assemblee, i residenti della zona avevano paura dei ladri, che i ladri cioè entrassero nella cicabile di notte e rubassero a casa loro, come già era accaduto. Certo, per loro si offriva la possibilità di metter su un bel bed and breakfast e quattro bici per i pellegrini a casa loro, con sicuri lauti guadagni. Il problema di cui si dibatteva era che i residenti avrebbero dovuto provvedere di tasca loro alla manutenzione del parco lineare.

Essendo modellato su quello ferroviario che scorre sotto, il percorso ha una pendenza bassissima: una media dell'1%, percorribile anche aspirando un sigaro toscano.

Oggi ho guardato nella ciclabile recintata, sembra tuto ancora in aria, ma si tratta di rifiniture.
Adesso vedremo la reazione dei residenti di Monte Mario, non tanto la domenica, ma nei giorni feriali. Vedremo in sella più persone?

Adesso bisogna mettere mano alla stazione ferroviaria di Monte Mario, certo non ottimale come snodo intermodale. Ma c'è un bel parcheggio, fermate dell'autobus.

Critical Mass Mumbai

Indian Cyclist Network
 
Prossima Critical Mass: sabato 31 maggio 2014

Critical Mass is a monthly bicycle ride to celebrate cycling and to assert cyclists' right to the road. (MUMBAI). Every Last Saturday of the month here in Mumbai.

Critical mass is a small initiative to give back power to the people. Weather it is environmental issues, social issues or cyclist’s rights. The small act of riding together says that we matter and cannot be taken for granted. Start small, take charge! Ride free!
PLEASE TAKE A MINUTE TO READ THIS...
The mumbai segment of Critical mass was initiated by a few youngsters in an attempt to make more citizens aware of cycling as an alternate transport medium and also in a desperate attempt to request an ounce of respect for the urban cyclist (be it a daily labourer/working dabbawala/ office commuter/weekend rider.
While it worked great for a while to become a common meet for cyclists all around the city. And also inspired more citizens to get on the saddle,  it soon became quite evident that the original idea was quite lost with a few people coming to the meeting point in cars n offloading. A a few others taking just this one day in the month to ride.. This was turning into simply an exhibition of the richer commuter to find another luxury item to spend some money on, play around for a while and then leave it in their garage/basement to 'rust in piece' instead of a regular cyclists get-together spot(besides the regular weekend rides).

So while this idea did help inspire more people to take to the saddle, it soon took a different route. Hence the original minds behind this 'subtle attempt to change peoples outlook towards a cycling commuter' decided to bail out and continue their regular rides.

Anyone is free to take an initiative. This idea is no-ones 'sole entity'  SO GO AHEAD AND PLAN A RIDE! NOT just this type..just about any ride. START one and PEOPLE WILL JOIN YOU.

P.S (Journos/City planners/ public officials): The daily cycling commuter is not looking for special lanes. These lanes are frankly stupid, given the drastic overflow of regular traffic on Indian streets. All we are look for is an equal right to travel on regular roads without the fear of being mowed down by a larger vehicle AND/OR ending up in a ditch someday. While the value of human life in India is anyway not much, we still hope not to become roadkill for the IDIOTS on the ROAD.
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NOTE: During Critical mass
We ride in a particular formation; we take up a lane with two riders riding side by side.
The reason for this formation is to protect the not so experienced bikers from the traffic.
There is a tendency to slip through spaces in chock a block traffic. While that is an advantage a cycle has in traffic, but during critical mass with quite a few inexperienced riders every time the formation is broken we put riders in danger.
And believe me there are a lot of riders that are not comfortable with riding in traffic.
So please stick to the formation it makes it safer and easier to manage.


ADDITIONAL DETAILS:
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Critical Manners :
• Please follow lane discipline and road signals where necessary.
• Helmets dont bite! try them. They can be your best friend on your bike
• Please Carry Water with you ( Backpacks/ Bottle Holders)
• There is no leader/ organizer for Critical Mass.All for one,One for all.
• This is not a race. Ride without Hurry, not with Fury.

Fonte: qua

lunedì 26 maggio 2014

A Piacenza: api attaccano una bici

Fonte e articolo completo: La Libertà

Sciame di api attacca una bicicletta in piazza Cavalli, interviene la Municipale

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Una bicicletta parcheggiata in piazza Cavalli è stata presa di mira da un intero sciame di api che ne ha completamente ricoperto la parte posteriore.
Uno spettacolo insolito e anche pericoloso, che ha portato alcuni cittadini a lanciare l’allarme ai vigili urbani. La polizia Municipale sta tenendo sotto controllo la bicicletta, mentre un apicoltore si occuperà di metter mano allo sciame.

Un mare di plastica

Comunicato Legambiente


Una marea di plastica
Ecco i risultati dell’indagine sulla beach litter di Legambiente condotta nell’ambito di Spiagge e fondali puliti - Clean up the Med

Monitorate 24 spiagge, un’area pari a 20 campi da calcio:
il 65% dei rifiuti è plastica

Una marea di plastica: i rifiuti più frequenti sulle nostre spiagge sono bottiglie e contenitori di plastica. Seguiti da tappi e coperchi, a pari merito con i mozziconi di sigaretta, poi da stoviglie usa e getta di plastica, dai cotton fioc e da mattonelle e calcinacci. Eccoli qua i risultati dell’indagine sulla beach litter curata Legambiente secondo il protocollo scientifico del ministero dell’Ambiente e di Ispra, nell’ambito della campagna Spiagge e Fondali puliti - Clean up the Med.
Le operazioni della tre giorni di Spiagge e fondali puliti, che tra venerdì e oggi hanno visto impegnati i volontari di Legambiente insieme a tutti i cittadini che si sono uniti a loro, sono in parte concluse.
Alcune sono tuttora in corso, altre ancora sono previste per il prossimo fine settimana. Pronti, invece, i dati dell’indagine sulla beach litter eseguita dai volontari dell’associazione ambientalista nella prima metà di maggio su un’area di 130.040 mq, pari a quasi 20 campi da calcio: 24 spiagge monitorate, situate nei comuni di Genova, Viareggio (Lu), Orbetello (Gr), Scarlino (Gr), Fiumicino (Rm), Anzio (Rm), Pozzuoli (Na), Pollica (Sa), Giardini Naxos (Me), Palermo, Agrigento, Gela (Cl), Ragusa, Pachino (Sr), Noto (Sr), Catania, Policoro (Mt), Pisticci (Mt), Casalabate (Le), Tricase (Le), Brindisi, Polignano a Mare (Ba), San Benedetto del Tronto (Ap). Le aree di indagine sono state scelte in modo da effettuare il campionamento su spiagge libere. Ogni singolo campionamento ha tenuto conto del protocollo di monitoraggio messo a punto dal ministero dell’Ambiente e dall’ISPRA.

“L’obiettivo è quello di indagare la quantità e la tipologia di rifiuti presenti sulle spiagge italiane e del mediterraneo al fine di contribuire all’applicazione della direttiva europea sulla Marine Strategy - dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente
- Un provvedimento che dà chiare indicazioni sull'impatto dei rifiuti marini e sull’obbligo di intervenire e rappresenta un’importantissima occasione per attuare finalmente politiche coordinate tra i diversi settori che riguardano il mare.
Secondo diversi studi - prosegue Muroni - circa il 70% dei rifiuti marini affonda e circa il 15% resta in superficie. Questo significa che i risultati dei campionamenti effettuati sulle spiagge rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema ben più complesso. Per questo servono azioni concrete di salvaguardia e sviluppo dell’ambiente marino e delle coste con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e dei territori. Interventi che in Italia sono in fase ancora embrionale.
I risultati del monitoraggio di Legambiente sui rifiuti presenti sulle nostre spiagge richiamano però con forza l’urgenza di intervenire e forniscono un contributo prezioso per la valutazione delle politiche di prevenzione e riduzione del fenomeno”.
Vengono considerati rifiuti marini (marine litter) i materiali solidi persistenti prodotti dall’uomo, a esclusione, quindi, dei residui semisolidi. Per rifiuto da spiaggia (beach litter), si intende quello rinvenuto sulla linea di costa, che può avere diverse provenienze.
I principali indicatori presi in considerazione dall’indagine sulla beach litter sono la composizione del rifiuto, la quantità e la grandezza (maggiore o minore di 25 cm); laddove possibile, è stata stimata anche la provenienza dei rifiuti: mare, spiaggia, entroterra attraverso i fiumi, pesca.
Sui litorali monitorati, la plastica è la categoria di rifiuto che batte tutti gli altri, con una percentuale del 65% sul totale di 15.215 rifiuti rinvenuti. Plastica di tutte le forme e dimensioni, dalle bottiglie agli shopper, dai tappi, al polistirolo, i secchi, le stoviglie usa e getta ma anche molti oggetti derivanti dal comparto della pesca. Il 9% degli oggetti plastici rinvenuti (più di 1.500), infatti, è costituto da reti, galleggianti, nasse, fili da pesca, senza contare l’ingente quantitativo di frammenti di polistirolo (che potrebbero essere i resti di cassette per il pesce). A seguire, ricoprono a tappeto le nostre spiagge i mozziconi di sigaretta (7%).
Sono stati contati 1.035 mozziconi, il residuo di oltre 50 pacchetti di sigarette. Non mancano ai primi posti in classifica i metalli (6%) con lattine, barattoli e bombolette spray, seguiti dai rifiuti sanitari (5%) come cotton fioc, assorbenti, preservativi, blister. Poi materiali di costruzione al 4% (mattonelle e calcinacci), vetro al 3% (specie bottiglie), rifiuti di gomma (pneumatici, guanti) e tessili (scarpe,
vestiti) entrambi al 2%.
I rifiuti sanitari - al quarto posto in classifica - sono il segnale preoccupante dell’inefficienza dei sistemi depurativi. Ci dicono non solo che servono campagne di sensibilizzazione sui rifiuti da non buttare nel wc, ma che talvolta gli impianti di depurazione sono inefficienti e non riescono a filtrare neanche oggetti solidi di una certa grandezza. II 79% degli oltre 500 oggetti contati è stato, infatti, registrato sulle spiagge distanti meno di 1 km da una foce.
Calcolando la superficie delle singole aree analizzate e i rifiuti rinvenuti, è possibile calcolare la densità dei rifiuti per ogni singola spiaggia. Le spiagge con maggiore densità di rifiuti sono quella di Barcarello a Palermo, del Golfo di Talamone a Orbetello (Gr), del Porto di Scarlino (Gr), la spiaggia Babbaluciara di Agrigento e la spiaggia Coccia di Morto/Pesce Luna di Fiumicino (Rm). In queste 5 spiagge, è possibile contare in media fino a 4 rifiuti nella sola superficie occupata da un ombrellone.
L’indagine sulla beach litter è stata portata avanti anche in 5 spiagge del Mediterraneo in Grecia, Spagna, Francia e Tunisia, grazie alle organizzazioni di Clean up the Med, per richiamare l’attenzione sull’importanza di avanzare azioni di monitoraggio e di intervento in maniera coordinata tra tutti i Paesi costieri. In estrema sintesi, emerge dal confronto che la densità dei rifiuti in queste spiagge è molto minore rispetto a quelle italiane ma la percentuale di rifiuti plastici più alta.

I rifiuti marini hanno un impatto pesante sugli ecosistemi ma anche sull’economia e sul turismo. Uccelli, tartarughe e mammiferi marini possono restare intrappolati nelle reti da pesca o morire per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti. Inoltre, le microplastiche ingerite dagli organismi acquatici sono la causa principale del disequilibrio della catena alimentare e dell’intero ecosistema marino. Sul fronte economico vanno considerati i danni meccanici alle imbarcazioni e alle attrezzature da pesca, allo stock ittico, i costi di pulizia delle aree costiere e le conseguenze sull’appeal turistico.

Critical Mass Johannesburg

The official start of the Critical Mass is the corner of Juta and De Beer streets in Braamfontein, Johannesburg on the last Friday of every month @ 19:00.

Prossimo appuntamento: Venerdì 30 maggio, ore 19.
 

(There are however smaller sub-groups that ride to the mass together, the main sub-group leaves from Dunkeld Shopping center at around 18:00)

These are the GPS co-ordinates: -26.194501, 28.034887

Skylocker

In tutta onestà, non metterei mai in mano di questa cosa la mia bici.

Si chiama Skylock ed è privo di chiavi. Si apre e si chiude attraverso lo smartphone, grazie a una app inclusa nel prezzo. Si può regolarer in modo che si apra quando il possessore dello smartphone si avvicina. In caso di emergenza si può sbloccare con una combinazione. Grazie, non fa per me.

Centenario di Santa Maria della Pietà

Centenario Santa Maria della Pietà
RINASCERE A 100 ANNI
"...e bastava un'inutile carezza a capovolgere il mondo"


29-30-31 MAGGIO 2014

GIOVEDI' 29 MAGGIO Facoltà di Psicologia, Università di Roma "La Sapienza", via dei Marsi 78, in collaborazione con il Collettivo Di Psicologia Ateneinrivolta
ore 16: apertura, musica, mostra fotografica “Padiglione 8” di Tania Cristofari
ore 18 Incontro: Il pensiero politico di Franco Basaglia e le pratiche di deistituzionalizzazione, una rilettura per la trasformazione del presente con. Adriano Pallotta (ex infermiere autore del libro "scene da un manicomio", Aldo Rovatti (Direttore della rivista filosofica Aut Aut), Luigi Attenasio (Presidente Nazionale di Psichiatria Democratica), Alfredo Barbagallo (critico d'Arte), Massimiliano Taggi (Associazione Ex Lavanderia)

dalle ore 20: proiezione del film documentario "Per grazia ricevuta" di Raoul Garzia
interventi teatrali di Marzia Ercolani estratti da: "I COLORI MATURANO LA NOTTE - confessioni di una diversa Alda Merini"
Concerto: tre cantautrici della scena romana: Ilaria Viola, Leila Bahlouri, Alessia Cortini, accompagnate alla chitarra da Daniele Borsato

VENERDI' 30 MAGGIO - Ex Lavanderia, Padiglione 31 del S.Maria della Pietà
ore 19,00; Inaugurazione dell'esposizione degli artisti sperimentalisti dell' "ACCADEMIA DI LAGADO" mostra fotografica "PADIGLIONE 8", sull’esperienza della Comunità "Peter Pan" realizzata da Tania Cristofari
esposizione: L'ARTE COME TERAPIA opere storiche della Comunità artistica Peter Pan e dei laboratori integrati

ore 21,30: Spettacolo Teatrale autoprodotto per il centenario: "UMANITA' A NUMERO CHIUSO", da un'idea di Anna Maria Bruni e Patrizia Schiavo (Compagnia Nuovo Teatro)
ore 22,40 Concerto dei "LETIZIA DRUMS" Un viaggio intorno al Ritmo, Progetto musicale a cura di Mauro D'Alessandro
ore 24 festa e brindisi: "10 ANNI DI EX LAVANDERIA, 100 ANNI DI SANTA MARIA DELLA PIETA', 10.000 FIRME #SI PUO' FARE!"

SABATO 31 MAGGIO - Ex Lavanderia, Padiglione 31 del S.Maria della Pietà
ore 10-14 Rassegna video: FOLLIA, IERI OGGI E DOMANI di Maddalena Celato (realizzato dagli studenti dell’Act Multi Media di Cinecittà in collaborazione con l'Associazione Ex Lavanderia)
ALBERTO P.. Prodotto dall'Associazione Ex Lavanderia (ripresa in diretta dello spettacolo di Antonio Mercuri ed A.Maria Spalloni - 13 maggio 2005), ENTRARE FUORI USCIRE DENTRO di Vincenzo Remoli, Federico Russo Fabio Solimini, Roberto.Vari, PER GRAZIA RICEVUTA, di Raoul Garzia

dalle ore 18 performance e interventi a cura di:
Labortango, La bella Ex Lavanderina, Laboratorio di Danze Popolari, Orchestra Criansa, Compagnia Ciak, Laboratorio di Capoeira, Laboratorio di Danze Bretoni, Taiko - tamburi giapponesi, Lanterne volanti - Progetto 'più leggeri'
ore 21: Concerto: Giovanna Marini, Coro ed Orchestra della Scuola di Musica Popolare di Testaccio, Tetes de bois, Adriano Bono,orchestra Akuna Matata interventi di Adriano Pallotta ed Alberto Paolini

DURANTE L'INIZIATIVA INFORMAZIONI, REPORTAGE E MATERIALI SULLA VERTENZA S.MARIA DELLA PIETA' E SULLA CAMPAGNA SI PUO' FARE
RACCOLTA FIRME PER LA CAMPAGNA #DELIBERIAMO ROMA


ASSOCIAZIONE EX LAVANDERIA - diversamente istituzionali

venerdì 23 maggio 2014

Bike intermodal: dice che è la bici più compatta del mondo

Il prototipo di Bike Intermodal  pesa solo 7,5 kg e può essere contenuto in uno spazio 50 x 40 x 15 cm.

La bici è stata realizzata, fra l'altro, da Tecnologie Urbane (Alessandro Belli), società di Firenze specializzata nel design urbano e Trilix, azienda automobilistica di Torino /proprietà della casa indiana Tata)

 «Il progetto Bike Intermodal, già vincitore del Premio Gaetano Marzotto, Dall'Idea all'Impresa, potrebbe arrivare presto sul mercato se, come nei piani di Alessandro Belli, la piccola start-up riuscirà a chiudere gli accordi in corso di discussione con una serie d'investitori e alcuni importanti player del settore automobilistico. Parlando di mercato, la domanda è scontata: quanto costerà? Di numeri certi, per adesso, non ce ne sono ma secondo alcune stime il prezzo potrebbe aggirarsi intorno agli 800 euro, anche se ce ne vorranno circa 1.300 per il modello con il motore elettrico. Probabile anche un entry level a scatto fisso, intorno ai 500 euro». (Fonte: Il Sole-24 ore: articolo completo qua)

Miami Critical Mass




Location: Government Center
Time: 6:30pm (ride departs at 7:15pm)
Distance: 12-18 miles (varies)
Average Speed: 12mph


Prossima Critical Mass a Miami: 30 maggio 2014, ore 18.30


Participants are asked to keep a moderate 12mph pace & ride safely. The group is rather large and can sometimes begin to stretch out, it's very important for the group to remain close together and bridge any gaps in order to make corking easier, thus making the experience more pleasant for cyclists, motorists and pedestrians alike.

Fonte: The Miami bike scene


Cyclists ride at their own risk and assume responsibility for their own safety!

Miami Critical Mass is not an "us vs. them" ride, it is not anti-car, it is not a protest ride, this is a ride that celebrates bicycles, encourages cycling & reminds drivers that they must share the road. There are a lot of new riders who just recently joined the group and we need to remind them of this. This is supposed to be a fun ride, you're encouraged to smile, wave at passersby, ring your bells & have a good time.

Miami Critical Mass is composed of all kinds of individuals, folks with dissimilar reasons for riding a bicycle, contrasting political opinions and different types of bikes, yet for one or two hours on the last Friday of the month they all come together for one common cause.. to celebrate cycling & to take back the streets. The group typically police themselves, leaving 1-lane open to traffic when circumstances permit, but as expected this is not always ideal as it sometimes gives impatient drivers the opportunity to weave around the group at dangerously fast speeds.

Avoid any altercations with drivers or pedestrians, if an irate driver honks or yells at you simply ignore them or just smile and say "thank you" and/or wish them a "Happy Friday". Maybe ask them to join us the following month?

Do not tap, touch or spit on any motorists' vehicles. Those corking should also not get too close to cars, if your safety ever feels threatened by a reckless driver get the license plate number of the vehicle, alert the proper authorities and immediately warn other members on the ride.

For the most part Miami Critical Mass has been very tame, there's been little to no altercations aside from the occasional tap on the horn from an impatient motorist. I can honestly say the majority of people honking are cheering us on, same goes with pedestrians hollering from the sidewalks, I believe the mere sight of an abundance of bicycles on the streets of Miami excites them, it's a beautiful thing. On the contrary, the sight of motorists cooped up in steel boxes, isolating themselves from their surroundings while reducing the quality of air.. not so appealing, eh?

I pose a question to those who don't like the idea of corking and/or just share a common disdain for Critical Mass in general. Have you ever considered how much traffic a really large group of cyclists could back up if they didn't cork intersections? I'm estimating they can possibly back traffic up for close to an hour in some areas, not just a few minutes as they presently do. That is, obeying all traffic laws, riding two abreast, stopping at red lights, no corking etc. Chew on that for a bit.

Below is a tutorial illustrating "How to cork". Only experienced cyclists should volunteer to cork.

Domenica 22 giugno 2014: Grazielliadi a Bergamo

6° Leonardesca edizione delle Grazielliadi di Bergamo
Domenica 22 giugno dalle 14:30 alle 19:00, Bergamo Borgo San Leonardo

Comunicato Pedalo Polis

Anche quest'anno grandi novità a partire dalla location, in collaborazione con l'associazione Borgo San Leonardo infatti quest'anno le Grazielliadi conquisteranno il centro della città bassa snodandosi attorno a largo Cinque Vie.
Nuove prove, nuovi premi e nuove roccambolesche avventure all'insegna, quest'anno, del genio di Leonardo Da Vinci, a voi, se volete la libertà di ispirarvi a lui nell'allestire la vostra squadra.
Giusto per ingolosirvi vi diciamo che per la prima volta ci sarà un vero e proprio (s)Criterium in Graziella su un arditissimo circuito con sole 3 curve.

Le regole che rimangono sempre invariate sono che si partecipa in due per ogni graziella e che l'iscrizione è libera e gratuita (ed è possibile anticiparla via mail a pedalopolis@gmail.com oppure farla il giorno stesso delle gare entro le 14:00).

Vi consigliamo di seguire il facebook delle grazielliadi https://www.facebook.com/grazielliadi per tenervi informati, comunque presto ci saranno ulteriori aggiornamenti.

giovedì 22 maggio 2014

Sada bike, la pieghevole senza raggi

Si chiama Sada bike, è attualmente allo stato di prototipo e l'ha realizzata Gianluca Sada 



L'ha realizzata Gianluca Sada. Il telaio, così, entra nelle ruote.


Un dettaglio dei cerchioni:

Vale forse la pensa ricordare che l'invenzione delle ruote orbitali risale a parecchi anni fa ed è opera del meccanico italiano Franco Sbarro nel 1989. Da allora è stata applicata anche a diverse concept bikes, ma non ha trovato sbocco nella produzione in serie. È caso della bici del campione Chrisa Broadman.


Sada è alla ricerca di un finanziamento che gli permetta di produrre la bici in più esemplari. Afferma il designer: «Il progetto può aprire la strada a un nuovo progetto di mobilità fuori dai classici schemi, ampiamente fruibile e facilmente trasportabile. Lo stile personale e l’estrema versatilità di utilizzo danno dinamicità alla tradizionale bicicletta, oggetto sempre più richiesto in un'era ecosostenibile».
Domani alle 12.33 ca. su Radio1-Rai, la trasmissione "La radio ne parla" si occupa di bambini e ragazzi in bici. 
Interverranno: Vincenzo Manco, Presidente Nazionale Uisp (Unione Italiana sport per tutti);
Antonio Gianfelici, Medico dello sport; Roberto Faccani, Comandante Polizia Municipale della Bassa Romagna; Roberto Furlani, Responsabile Ufficio Turismo WWF Italia, con una intervista registrata di Maria Teresa Bisogno sul Bicibus alla prof. Maria Rosa Caroli, docente Scuola Secondaria primo grado Materdona-Moro di Mesagne (BR). 

Archi, Il fiore di mille pedalate (2014)

Un modello indossa Il fiore di mille pedalate

"Eppur si chiude", la catena. Il gioco è tutto lì. Il gioiello, realizzato nel rotazioni lab è prodotto in un unico esemplare. Ma puoi farlo anche tu, da solo. Basta che non ci speculi sopra, altrimenti anatema, anatema su te. Devi trovare il profilo adatto, procedere per tentativi ed errori, non potendo misurare esattamente, né potendo modificare la grandezza del vetro; anche per la catena non si può fare molto, la misura è quella.
L'incastro perfetto, alla fine, è una questione di buena suerte. Non capita spesso nella vita. Quando hai trovato l'incastro perfetto, devi stare attento perché il vetro è fragile e si può rompere. La catena invece è resistentissima, ma da sola non serve a nulla: se si rompe il vetro, la catena collassa e assume una forma amorfa, mutevole, in qualche modo inutile. Trovato l'incastro, e solo alla fine, lo smagliacatena può fare il suo lavoro.
Da quel momento il fiore è nelle tue mani.

Cicletada Mensual de Santiago / Critical Mass Santiago de Chile

Usa la bici a diario,
celebralo una vez al mes
 
 

Critical Mass Santiago del Cile, 

Como todos los meses, el primer martes es una fiesta para los ciclistas de Santiago: es el día en que celebramos la Cicletada Mensual, o como dicen los angloparlantes, el Critical Mass.
 

Martes 3 de Junio de 2014



Somos caleta y andamo’ en bicicleta!!.
Juntos, demostramos que la bicicleta es un excelente medio de transporte, que no contamina, no congestiona, es económica, no destruye áreas verdes,
mejora tu salud mental y física, etc…

Donde: Plaza Italia: 20.00 Hrs.

Puntos de acercamiento a Plaza Italia:
-> Plaza de Renca, 19:00 hrs.
-> Plaza Ñuñoa, 19:15 hrs.
-> Plaza Brasil, 19:15 hrs.
-> Salesianos esq. Gran Avenida, 19:00 hrs.
-> Plaza Central: Av. Central / Maruri (a poco de Plaza Chacabuco), 19:15 hrs.
-> Metro Dorsal: Av. Recoleta/Dorzal, 19:15 hrs.
-> Pajaritos esq. Las Torres, 19:15 hrs.
-> paradero 14 Vicuña Macknea, 19:00 hrs.
-> Escuela Militar, 19:15hrs. (Plaza Loreto)